CORFU’ – Un incendio è divampato domenica mattina all’alba sul traghetto Norman Atlantic al largo di Corfù con a bordo 411 passeggeri e 56 membri dell’equipaggio, tra cui 44 italiani. Una persona è morta. Si tratta di un uomo greco che si è gettato in mare insieme alla moglie nel tentativo di mettersi in salvo, ma che non è riuscito a raggiungere la zattera, finendo travolto dalle onde.
Alcuni bambini in stato di ipotermia sono stati tratti in salvo e portati in ospedale a Lecce. Sono molto piccoli (di età comprese tra i due e i tre anni) e hanno preso molto freddo. Anche tre donne, di cui due due minorenni, sono state ricoverate in stato di ipotermia.
LA TESTIMONIANZA DEI NAUFRAGHI – ”Siamo fuori sul ponte, stiamo morendo di freddo e soffochiamo per il fumo, l’incendio si estende sempre di più”, è il racconto fatto in diretta dal traghetto in fiamme da uno dei naufraghi greci, Yorgos Stiliaras, parlando alla Tv Megachannel. “I pavimenti sono bollenti, le persone tremano e tossiscono. Non si sa se ce la faremo”.
“La nave si è inclinata, siamo in pericolo, bruceremo come topi, non so quanto resisteremo”, ha detto un altro naufrago greco, Nikos Patheodosiou, a Mega Channel, chiedendo disperatamente che i soccorritori facciano presto.
IL SALVATAGGIO – La nave era partita da Igoumenitsa (nel nord della Grecia) diretta ad Ancona. Ad un certo punto nel garage si è sviluppato un incendio. Solo nel tardo pomeriggio il rimorchiatore è riuscito ad agganciare il traghetto, con l’aiuto di un elicottero dell’aeronautica militare, per trasportarlo al porto di Brindisi.
Le cattive condizioni del mare hanno reso molto difficili le operazioni di salvataggio: forti raffiche di vento e acqua mossa hanno ostacolato le scialuppe di salvataggio. La nave è diventata ingovernabile (per stessa ammissione del comandate), e ad un certo punto della giornata ha iniziato ad andare verso le coste albanesi. Uno dei passeggeri tratti in salvo ha raccontato: “Le nostre scarpe hanno iniziato a fondersi mentre eravamo nella zona reception”.
L’INCENDIO – L’incendio nel garage della nave è scoppiato intorno alle 5.30 del 28 dicembre (le 4.30 in Italia) divampando da un camion che trasportava olio. Sul posto sono arrivate subito due navi che, a causa delle condizioni del mare, non sono riuscite ad avvicinare il traghetto per prendere a bordo i passeggeri.
A coordinare le operazioni, le autorità greche, visto che è scoppiato quando la nave si trovava ancora in acque elleniche. Tuttavia le autorità greche sono in contatto con quelle italiane in quanto la nave si trova a 22 miglia nautiche dalle coste italiane.
Almeno quattro navi mercantili che si trovavano nel basso Adriatico sono state dirottate nella zona dove si trova il traghetto. Uno di questi avrebbe già raggiunto la zona e preso a bordo le circa 150 persone che si erano calate con le scialuppe. Dell’Italia sono partite anche due motovedette della Guardia Costiera e elicotteri della Marina e dell’Aeronautica.
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