Costa Smeralda, Briatore abbandona: “I sardi mi trattano male”

Quando i contestatori diventano più numerosi dei fan è meglio tagliare la corda. A pensarlo è stato Flavio Briatore che ha annunciato a sorpresa di voler smantellare il Rubacuori, pub di super lusso sulla spiaggia di Capriccioli in Costa Smeralda.

L’ex dirigente della Renault ha confidato al sindaco di Arzachena Piero Filigheddu la sua volontà di fare le valigie: «Sono stanco e dispiaciuto per i continui attacchi che ho subito in Sardegna». Da quando ha acquistato il locale, infatti, sono state diverse le proteste di villeggianti e abitanti del luogo.

A pochi giorni dall’inaugurazione nell’estate 2008 alcuni ospiti del Rubacuori, arrivati fino alla riva con i tender a motore acceso, sono stati accolti con schizzi d’acqua e insulti da un gruppo di bagnanti. Una rivolta pacifica contro gli invitati maleducati, che si è conclusa con la ritirata dei gommoni. Qualche giorno dopo il manager aveva cercato di porre rimedio al piccolo incidente offrendo champagne a tutti i vacanzieri.

La scorsa estate a scatenare la rivolta anti-Briatore sono stati dieci gazebo arabeggianti comparsi al posto di ginepri, lentischio e mirto, alle spalle della spiaggia. L’operazione  di sfoltimento del sottobosco, consentita dalle autorità, non è però piaciuta a tutti. Soprattutto agli amanti del pic-nic a Capriccioli, che hanno tentato di ritagliarsi un posto all’ombra nel privè delle celebrità.

Qualche giorno dopo Fabrizio Pirina, il carpentiere che aveva guidato la protesta pacifica, si è visto recapitare due denunce e la richiesta di un risarcimento da 380mila euro per danni all’immagine del marchio Billionaire. A sostegno dell’operaio che ha osato sfidare il re della vita notturna si è schierata l’opposizione di Arzachena che aveva presentato due esposti contro il taglio della pineta.

* Scuola di Giornalismo Luiss

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