Giorgio T., ex convivente di Brenda ed ex pusher delle trans ha deciso di raccontare la sua verità. Per farlo ha scelto il settimanale di gossip Novella 2000 in cui ha parlato di tutto, dalla storia con la transessuale trovata morta nel suo appartamento fino all’intreccio tra Brenda e i carabinieri corrotti.
Una testimonianza, quella di Giorgio, da accogliere con tutela: l’uomo è finito in carcere, per spaccio, arrestato proprio da Carlo Tagliente e Nicola Testini, due dei carabinieri coinvolti nella vicenda. Logico, quindi, che con i militari Giorgio T. sia particolarmente duro anche perchè, mentre era in cella, l’uomo ha perso anche il ruolo di pusher dei trans. Al posto suo è subentrato Gianguerino Cafasso, morto il 12 settembre scorso in circostanze decisamente poco chiare: una partita di finta cocaina presa da lui e non dalla sua compagna perchè aveva «un sapore strano».
E quando Giorgio inizia a parlare della sua relazione con Brenda inizia subito ad attaccare i carabinieri: Quando ci siamo messi insieme Brenda era già una confidente di Testini e Tagliente». Ovvero la trans dava una mano ad incastrare i pusher.
Nel 2007, secondo il racconto di Giorgio, il salto di qualità: i militari chiedono a Brenda di filmare i clienti “vip” per poi ricattarli. E Brenda non può tirarsi indietro. Le «persone importanti» riprese da Brenda, secondo l’ex compagno, sarebbero «più di dieci» tra cui medici, avvocati e, dulcis in fundo, «politici famosi».
Sul video di Marrazzo in particolare, l’uomo spiega l’origine della “doppia copia”, una girata col cellulare e una “segreta” fatta con una telecamera nascosta: «Lei la fece vedere in giro, forse per far ingelosire Natalie, e poi la mise al sicuro affidandola a una sua amica». Per Giorgio è probabile che si tratti di Michelle, il trans fuggito a Parigi e irreperibile. Infine l’uomo conferma a Novella 2000 che il computer “allagato” era proprio di Brenda. La trans, secondo l’uomo era più che brava ad usare i pc e si divertiva a realizzare montaggi fotografici.
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