ROMA – Vi ricordate Farouk Kassam, il bambino sequestrato in Sardegna che fu liberato nel 1992 dopo che gli fu tagliato un pezzo di orecchio? La sua liberazione avvenne in circostanze mai del tutto chiarite. Per un periodo, si è parlato di un riscatto pagato in parte da alcuni amici del padre Fateh. Sì, perché i genitori del piccolo (oggi adulto) erano benestanti, ma non miliardari, come si diceva all’epoca.
A distanza di 24 anni Farouk, 36enne, vive a Vancouver, in Canada, proprio nella stessa città dove è nato. In Italia Farouk ha numerose proprietà di famiglia, una di queste si trova ad Alleghe, in provincia di Belluno.
E proprio questa casa ad Alleghe è attualmente la sua spina nel cuore. Già, perché la Banca Carige spa, Cassa di risparmio di Genova, ha avviato un’esecuzione immobiliare nel 2011 per un debito di Farouk Kassam che supera i 50mila euro. Farouk, però, è proprietario solo in parte di questa casa: a Farouk appartiene una quota pari a 9/20 della nuda proprietà. Per un valore di 13mila euro. Eppure la banca, con gli avvocati Andrea Bach e Enrico Tiziani, ha proceduto ugualmente al pignoramento. Lo scorso 8 aprile, in tribunale a Belluno; c’è stata l’udienza di esecuzione.
Il giudice Fabio Santoro ha invitato il creditore a valutare meglio l’opportunità di dare impulso alla procedura, visto il valore esiguo della quota. È andata a finire che l’udienza è slittata al 24 maggio per problemi di notifica agli altri proprietari, cioè i parenti di Kassam. Se non saranno disponibili ad acquistare la parte di casa di Farouk, il giudice metterà in vendita tutta la villa e la parte della quota di Farouk andrà alla banca. A quanto pare, però, i parenti di Farouk non sanno nulla del pignoramento: il procedimento infatti è andato avanti in contumacia.