CANEVARA (MASSA CARRARA), 21 APR – Nessun miracolo. Ma ''un segno'': lo ha detto don Ernesto Zucchini, parroco della chiesa di S. Antonio Abate a Canevara, piccolo borgo nel comune di Massa, durante l'omelia domenicale in cui ha commentato l'apparizione del volto di Cristo tra i drappi dell'altare notata dai fedeli.
''La chiesa e' molto precisa – ha spiegato don Ernesto – il miracolo deve andare oltre le probabilita', la ragione umana e la natura. E qui non c'e' miracolo'' anche se ''la probabilita' che quelle pieghe formassero un volto cosi' rassomigliante a Gesu', seppur bassissima esiste''. Don Ernesto ha comunque definito il fatto ''un segno importantissimo'': ''Gesu' ci ha voluto dire io sono qui, non abbiate paura''. Don Zucchini ha poi ricordato la difficolta' della parrocchia di Canevara a far conoscere la solennita' della Divina Misericordia: ''Quest'anno la pubblicita' l'ha fatta Lui – ha detto – anche se e' strano utilizzare questo termine commerciale per questioni religiose''. Infine ha chiesto ai fedeli di essere testimoni dell'accaduto nella vita di tutti i giorni.
La chiesa di S. Antonio Abate non era mai stata cosi' affollata: tanti i fedeli provenienti anche da fuori provincia per ascoltare le parole del parroco che fino ad oggi aveva taciuto sull'accaduto. Il drappo di organza le cui pieghe danno forma al volto di Cristo visto dai fedeli avrebbe dovuto essere rimosso lunedi' dall'altare addobbato per la festa della Divina Misericordia. Ma don Ernesto ha rassicurato che rimarra' ancora qualche giorno visibile all'interno della chiesa.