Il Fisco perde la sua battaglia contro Ornella Muti. La Cassazione ha, infatti, stabilito che l’attrice non deve pagare circa un milione di euro che l’Agenzia delle Entrate le aveva chiesto per non aver versato le tasse, in Italia, nel 1997. Secondo quanto stabilito dai giudici fiscali in primo grado, era fittizia la residenza a Montecarlo dell’attrice che, invece, continuava a mantenere in Italia il centro della sua vita professionale e affettiva, come dimostrato dal fatto che i suoi tre figli – all’epoca minori – vivevano a Roma con tanto di baby-sitter e che anche il suo nuovo compagno, conosciuto dopo la rottura del matrimonio con il finanziere Federico Facchinetti, viveva in Italia.
Ma la Suprema Corte, seguendo l’orientamento espresso dai giudici tributari d’appello nel 2008, non ha dato rilevanza a questi indizi ritenendo che potessero, comunque, essere compatibili con una effettiva residenza all’estero dal momento che il fisco non ha esibito nessun documento probatorio. Per quanto riguarda la residenza in Italia dei figli, questo particolare – spiega la Cassazione – non dimostra che anche la Muti risiedesse stabilmente in Italia, dal momento che comunque per tre settimane al mese aveva il permesso di portarli all’estero.