TREVISO – Era morto da due mesi, ma se ne sono accorti solo perché i vicini del piano di sotto si sono ritrovati con delle macchie maleodoranti sul soffitto e hanno chiamato l’amministratore di condominio. Quando sono entrati nell’appartamento del piano di sopra Gianni Vecchiati era morto da settimane.
Vecchiati, figlio adottivo del clochard gentiluomo Astorre Vecchiati, aveva 60 anni. Viveva in un appartamento di vicolo Caposile a Treviso. A maggio aveva ricevuto lo sfratto, ma quando l’ufficiale giudiziario aveva suonato alla sua porta nessuno aveva risposto. Vecchiati era già morto.
Adesso i servizi sociali del Comune di Treviso stanno facendo delle verifiche per cercare eventuali familiari che possano organizzare e pagare i funerali dell’uomo. Se nessuno si farà avanti, spiega il sito di RadioVenetoUno, sarà il Comune stesso ad occuparsi delle esequie.
Nel 2011, quando morì Astorre Vecchiati, la sua salma rimase in obitorio per mesi. Alla fine fu il Comune di Treviso a pagare i funerali.
Anche il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, si è detto dispiaciuto per la morte di Vecchiati:
“Il tragico epilogo dell’esistenza di Giovanni Vecchiati, trovato morto in casa dopo due mesi, lascia l’amaro in bocca. Era figlio adottivo di Astorre, il mendicante morto due anni fa che tutta Treviso aveva imparato a conoscere. Una triste storia di solitudine che accomuna padre e figlio ma che non giustifica il fatto che nel terzo millennio si possa morire senza che qualcuno se ne accorga. Almeno serva a farci riflettere. Una cosa del genere non dovrebbe avvenire e ci richiama a recuperare valori importanti come l’attenzione verso gli altri, gli amici, i vicini, il nostro microcosmo quotidiano”.