GIUGLIANO (NAPOLI) – Il “Di Francia” di Varcaturo, una volta era un ristorante specializzato in matrimoni. La struttura che si trova nel comune di Giugliano nel napoletano, da mesi è stata trasformata in una struttura che accoglie migranti in arrivo dai barconi. Ora, come già accaduto i primi di agosto, l’ex ristorante sta per esplodere. I circa per 300 migranti che vivono nella struttura, da tempo protestano per far valere le proprie ragioni. Ora le violenze scoppiano all’interno della struttura: secondo quanto riportato dal Mattino, in 200 circa sabato hanno partecipato ad una violenta rissa scoppiata per “questioni personali”. In sette sono finiti all’ospedale: due sono stati arresti e nove denunciati. Per riportare la calma è dovuta intervenire la polizia in assetto antisommossa: i migranti infatti, ad un certo punto si sono messi a bloccare la Domiziana.
Il problema è che all’interno della struttura sono stati ammassati ivoriani, maliani, bengalesi, pakistani, senegalesi e nigeriani. La struttura è senza stanze e da mesi tutti gli ospiti convivono in enormi saloni dormitorio o nei corridoi. Mancano vestiti, medicine e la situazione igienica è pessima. Possono uscire dalla struttura e rischiano ogni giorno di venire investiti, dato che devono percorrere a piedi la Domiziana.
Il sindaco di Giugliano Antonio Poziello chiede l’aiuto della prefettura. Comprende le ragioni dei migranti ma, spiega, “vorrei che a nessuno sfuggissero neanche le difficoltà che le comunità locali vivono quando l’accoglienza viene declinata nella maniera maldestra cui assistiamo ad esempio al Di Francia”. Il video della protesta, pubblicato dal Mattino.