RIMINI, 29 APR – Pensionato invalido civile, 58 anni, manteneva la famiglia prestando i soldi ‘a strozzo’. Già arrestato in fragranza di reato nel novembre 2016, ora il Nucleo operativo radiomobile del comando carabinieri di Rimini ha notificato a Giuseppe Bulla, originario di Catania, detto ‘Pippo’, una nuova ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari per altri cinque episodi di strozzinaggio e uno di estorsione.
La prima volta ‘Pippo’ era stato arrestato mentre si faceva consegnare 500 euro da una donna alla quale ne aveva prestato 300 per pagare le bollette. La vittima era rimasta senza fondi perché si era giocata tutto al bingo, poi aveva raccontato ai militari di aver pagato nei mesi ben 5000 euro di soli interessi per quei 300 avuti in prestito.
Gli interessi dello strozzino infatti arrivavano fino al 600% del capitale concesso. Con quel primo arresto i carabinieri avevano anche condotto una perquisizione domiciliare, trovando in possesso dell’uomo un agendina nella quale aveva annotato diversi nominativi e numeri di telefono.
Le successive indagini dei Pm Luca Bertuzzi e Elisa Milocco hanno portato all’individuazione di altri cinque vittime: una coppia di origine catanese, due operaie stagionali, una badante romena e una disoccupata. Le somme prestate erano sempre di scarsa entità: la più bassa 70 euro, per fare la spesa, la più alta 300 euro per pagare bollette. I crabinieri non hanno trovato nella disponibilità del catanese alcuna somma contante e sul conto corrente vi sono pochi euro derivanti dall’incasso della pensione di invalidità. Difeso dall’avvocato Marco Ditroia, Bulla è ai domiciliari.