IMOLA (BOLOGNA) – Musulmani, dite pubblicamente che siete contrari al terrorismo e ai metodi dell’Isis, oppure tornate a casa vostra. E’ il messaggio che il vescovo di Imola Tommaso Ghirelli rivolge alla sua comunità.
Partendo dal “dovere di proteggere la vita e la libertà delle persone” monsignor Ghirelli, in una lettera pubblicata sul settimanale diocesano Il Nuovo Diario Messaggero ha chiesto agli islamici “presenti tra noi” di prendere posizione contro le persecuzioni e gli atti di crudeltà in certe aree del mondo: “Altrimenti – sottolinea – dovrebbero avere il coraggio di allontanarsi dalle nostre terre, perché nessuno vuole avere nemici in casa”.
Non è una voce isolata quella di Ghirelli, altri vescovi hanno espresso preoccupazione per il radicalizzarsi del fondamentalismo islamico, anche nel nostro Paese.
L’arcivescovo di Ferrara Luigi Negri, per esempio, ha parlato di una “prevalenza della volontà di dialogo a ogni costo che deprime la verità” e le “responsabilità storiche che fanno capo a certe formulazioni ideologico-religiose che rendono permanente il pericolo per i cristiani”.
Giampaolo Crepaldi, arcivescovo di Trieste, in tema di “ideologie di morte” anticristiane ha denunciato “la dittatura del relativismo in Europa e Occidente” accostando i “movimenti islamici mossi dall’odio” e il “comunismo nordcoreano”.
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