ROMA – Se prima in seguito ad un grave incidente automobilistico, con conseguenze fisiche del 20%, come ad esempio la paralisi totale del nervo sciatico, l’Rc auto rimborsava un uomo di 40 anni con una cifra tra i 65 mila e i 91 mila euro, con la nuova legge potresti riceverne fra i 36 mila e i 47 mila euro: il 50% in meno. Un altro esempio pratico: un ragazzo di appena 20 anni ha un grave incidente, con lesioni fisiche classificate al 90%, che interessano il cuore, gli spetta un maxi rimborso. In questo caso il tetto massimo dei risarcimenti, un milione e 200 mila euro, sarà sforbiciato a 680 mila circa. Sono gli effetti delle nuove tabelle assicurative, approvate dal Consiglio dei ministri. Le assicurazioni pagano quindi la metà, ma le tariffe per il momento non calano, c’è uno spiraglio ma per ora è come se fosse tutto chiuso.
Il provvedimento, che dopo il via libera dell’Esecutivo sarà sottoposto al parere del Consiglio di Stato, definisce, infatti, una tabella nazionale unica per le menomazioni all’integrità psico-fisica comprese tra 10 e 100 punti di invalidità. I tagli sono stati decisi dal Governo che, su proposta del ministro della Salute, Ferruccio Fazio, ha approvato il tutto. Nella nota di Palazzo Chigi si legge che è prevista “una nuova tabella delle menomazioni all’integrità psicofisica, che costituisce il superamento delle singole tabelle elaborate dai Tribunali, attualmente a base delle valutazioni, e uniforma i coefficienti su tutto il territorio nazionale, superando ingiustificate difformità”. “Il provvedimento è una buona notizia: sono 5 anni che la sollecitavamo”, ha commentato il direttore Auto dell’Ania, Vittorio Verdone.
Per capire meglio il taglio dei rimborsi ecco alcune cifre che delineano nettamente la sforbiciata del 50%. I risarcimenti variano a seconda dell’età della persona coinvolta nell’incidente e a seconda dell’entità del danno fisico subito. Distinguiamo 5 fasi di lesioni, quella al 20%, quelle al 30, quelle al 40, quelle al 50 e infine quelle al 90.
Lesioni al 20%, ad esempio paralisi totale del nervo sciatico popliteo esterno. In questo primo caso chi ha tra i 20 e i 40 anni percepiva in precedenza tra un minimo di 74.017 e un massimo 102.884 euro, ora tra i 40.973 e i 53.264 (-47%). Chi ha tra i 40 e i 60 anni passa dai 65.838 (min) – 91.515 (max) ai 36.394 – 47.312 euro (-47%). Stessa riduzione per gli over 60 che scendono dai 57.660 – 80.147 ai 31.649 – 41.139 euro.
Lesioni al 30%, danni come una ferita da 21 – 35 punti di sutura. Chi ha tra i 20 e i 40 anni scende da 156.649 (min)-202.077 (max) a 75.584-98.259 euro (-51%). Chi invece rientra nella fascia che va dai 40 ai 60 anni avrà un taglio da 139.340 (min)-179.749 (max) a 67.137-87.278 euro. Cifre ancora più basse per chi supera i 60 anni: da 122.030-157.419 euro a 58.379-75.892 euro.
Lesioni al 40%, ovvero chi subisce una paralisi totale del nervo sciatico, o addirittura un’amputazione di un arto. Tra i 20 e i 40 anni si passa da un min-maxi di 265.902-332.377 euro a 131.827-171.375 euro. Tra i 40 e i 60 anni da un min-max di 236.521-295.651 euro a 117.095-152.223 euro. Per chi supera i 60 anni si scende da un minimo-massimo di 207.139-258.923 a una forbice di 101.819-132.364 euro. Un taglio del 49%.
Lesioni al 50%, ovvero chi necessita di un trapianto renale. Chi ha tra i 20 e i 40 anni prima otteneva da 396.520 a 495.650 euro: ora incasserà da 203.276 a 264.258 euro. Tra i 40 e i 60 anni invece si passa da 352.706-440.882 euro a un premio “dimagrito” fino a 180.559-234.726 euro. Gli over 60 che avrebbero preso da 308.892 a 386.115 euro prenderanno da 157.005 a 204.106 euro: taglio del 47%.
Lesioni al 90%, cardiopatie, stenosi esofagee con ostruzioni che richiede una gastrostomia o una protesi. Gli assicurati tra i 20 e i 40 anni che avrebbero ottenuto da 919.041 a 1.148.801 euro dovranno “accontentarsi” di un minimo di 524.510 e un massimo di 681.863 euro. Tra i chi ha fra i 40 e i 60 anni vedono calare i propri massimali da 817.490-1.021.863 euro ad un minimo di 465.894 e un tetto massimo di 605.662 euro. Dai 60 anni in su si passa dal “vecchio tetto” di 715.939 (min) e 894.923 (max) al nuovo, più basso tetto di 405.117-526.652 euro.
I tagli del 50% sui rimborsi potrebbero portare ad un abbassamento delle tariffe assicurative, ma in realtà il calo per ora non arriva. Gli incidenti automobilistici con un seguito di morti o di lesioni gravi valgono circa un terzo dei risarcimenti che le compagnie italiane pagano ogni anno (14,6 miliardi nel 2010). E pertanto riduzioni dei risarcimenti, come quelle preannunciate nelle nuove tabelle governative, potrebbero avere un impatto significativo sui bilanci delle compagnie, che però prima di calare le tariffe degli assicurati, dovranno attendere i nuovi dati e i nuovi ricavi in relazione al calo dei rimborsi. Sui possibili effetti economici del provvedimento le compagnie sono infatti molto caute. Per il momento si tagliano i risarcimenti lasciando invariate le tariffe… in questo modo i bilanci non possono che crescere.
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