Incinta dell’amante. Confessa il tradimento. Ma il referto era sbagliato

Incinta dell'amante. Confessa il tradimento. Ma il referto era sbagliato
Incinta dell’amante. Confessa il tradimento. Ma il referto era sbagliato

MODENA – Il referto era chiaro: incinta, al terzo mese di gravidanza. Ma il suo compagno non poteva avere figli. E Gianna ha subito pensato che il figlio fosse dell’amante. Così è stata costretta a confessare il tradimento al fidanzato. Ma poco dopo, la nuova scoperta: non era incinta. I medici si erano sbagliati. Così lei ha fatto causa e ora le arriveranno 15mila euro di risarcimento. Anche se non avrà più il suo fidanzato accanto.

E’ la strana vicenda avvenuta a Modena, riferisce Andrea Pasqualetto sul Corriere della Sera. Una vicenda che non sarebbe mai avvenuta se un giorno Gianna, che aveva fatto degli esami clinici per un malessere che aveva, non si fosse vista consegnare quel referto medico sbagliato. Quasi una sentenza di condanna del suo comportamento affettivo più che un risultato sul suo stato di salute.

Gianna si è vista costretta a confessare tutto al suo fidanzato, che non l’ha presa bene. Ha distrutto il salotto, ha fatto le valigie e se n’è andato di casa.

Peccato che da una nuova ecografia sia venuta fuori, finalmente questa volta, la verità: Gianna non era incinta, non lo era mai stata. Non si trattava di un aborto spontaneo, ma di un errore medico. Un errore che a Gianna era costato una relazione. Così la donna ha fatto causa e ha inoltrato una immediata richiesta di danni al Centro medico, che si è conclusa con un risarcimento di 15mila euro. 

L’avvocato Matteo Mion, suo difensore, ha spiegato:

“Ci siamo messi d’accordo subito senza ricorrere al tribunale per l’evidenza dei fatti”.

 

 

 

 

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