Nessun allarme pandemia da virus A/H1N1, ma alcuni casi gravi ”sono attesi” e rientrano nelle previsioni. A dirlo, commentando la notizia della morte in Friuli di una donna cardiopatica colpita dal virus ex-pandemico, è il direttore del dipartimento di Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) Giovanni Rezza. ”Quando, come sta accadendo in questi giorni, aumenta il numero dei casi di influenza – ha spiegato Rezza – ci si può aspettare, sia pure in una percentuale ridotta, il verificarsi di una malattia grave, specie in persone a rischio di complicanza. Questo è un dato atteso”.
Dunque, ha aggiunto l’esperto, ”non c’è un allarme pandemico come accaduto lo scorso anno ed il caso della donna deceduta in Friuli rientra, purtroppo, in quella percentuale attesa di casi più gravi o letali”. Ma tali casi, ha precisato Rezza, ”rappresentano comunque una percentuale minima rispetto al totale”. Ad ogni modo, ha ricordato lo specialista, resta valido l’invito a vaccinarsi, soprattutto per le categorie di soggetti a rischio di complicanze come i malati cronici e gli anziani.
Infatti, il vaccino garantisce una protezione dopo una quindicina di giorni dalla sua somministrazione. Si è dunque ancora in tempo, ha rilevato Rezza, ”per evitare” il verificarsi di potenziali casi più gravi. Quanto al virus A/H1N1, ha sottolineato l’esperto, ”ha fatto registrare piccole mutazioni, soprattutto nell’emisfero australe, ma non si tratta di mutazioni che hanno modificato la virulenza o la risposta al vaccino”. Quindi, ha ribadito il direttore del dipartimento Malattie infettive dell’Iss, ”il vaccino resta valido e la virulenza del virus, quest’anno declassato a stagionale e non piu’ pandemico, resta grosso modo la stessa”.
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