ROMA – Un conto segreto dello Ior intestato a un personaggio laico ed esplicitamente utilizzato per il riciclaggio. Ettore Gotti Tedeschi, come riporta il Corriere della Sera, avrebbe raccontato questo retroscena ai magistrati romani. “Mi ero incuriosito perché avevo letto che una personalità coinvolta in un’inchiesta giudiziaria era titolare di un conto presso lo Ior – spiega Gotti Tedeschi – Chiesi subito spiegazioni a Cipriani, ma lui si rifiutò di parlarmi di quella vicenda. E di fornirmi dettagli. Mi confermò soltanto il nominativo, non volle dirmi nulla”. I pm cercano di saperne di più, vorrebbero conoscere il nome della persona. A questo punto il banchiere decide di avvalersi “della facoltà di non rispondere”.
Come scrive il Corriere della Sera, il direttore generale è inquisito con lo stesso Gotti dalla Procura di Roma per il riciclaggio di 23milioni di euro transitati su un conto esterno. E nel corso di quell’indagine avrebbe mostrato forti resistenze rispetto alla possibilità di aiutare gli investigatori a ricostruire le movimentazioni di denaro. Un atteggiamento analogo a quello di Gotti che però, dopo il licenziamento avvenuto il giorno prima dell’arresto del maggiordomo del Papa e con un velenoso strascico di polemiche circa l’eventualità che fosse proprio lui uno dei “corvi”, ha fatto sapere di voler collaborare e dagli inizi del mese risponde alle domande deimagistrati della capitale e di quelli napoletani che indagano su Finmeccanica e su alcuni appalti assegnati alla Santa Sede.
Ma a chi appartiene dunque quel conto? E perché tanto mistero? Il fatto che Gotti Tedeschi lo leghi a notizie apparse sui giornali fa presumere che possa essere collegato a una delle inchieste sulle tangenti avviate negli ultimi anni. Il Corriere della Sera quindi ipotizza che “certamente durante le verifiche sui soldi versati per ottenere commesse nell’ambito dei Grandi eventi sono stati scoperti passaggi su conti Ior e non è escluso che la persona di cui parla Gotti sia legata proprio a quella cricca”.