NAPOLI – E’ la mafia che sta salvando l’Italia dagli attentati? Se lo domanda Barbie Latza Nadeau, cronista del Daily Beast, nel suo articolo scritto all’indomani dell’arresto, a Sorrento, di Aziz Ehsan, iracheno di 46 anni, già noto ai servizi segreti francesi e belgi per essere in contatto con l‘Isis e destinatario di un mandato internazionale emesso dalla Svizzera per contraffazione, aggressione e possesso di armi illegali.
E’ stato arrestato, scrive Nadeau, perché
“era il tipo perfetto per spiegare nei dettagli alle autorità italiane quali fossero i legami fra la mafia e gli jihadisti, così, quando c’è stato l’attentato terroristico a Bruxelles, lo sono andati a prendere: dormiva in una macchina con la targa intestata a un uomo deceduto. Ha detto di trovarsi in zona per individuare hotel di lusso per i ricchi turisti iracheni, ma non aveva con sé nemmeno un tablet, o una penna e un pezzo di carta per prendere eventualmente appunti”.
Eshan dormiva nell’auto di un uomo deceduto e aveva con sé giusto un telefonino da poche decine di euro, senza alcuna connessione internet, di quelli usati proprio dai terroristi per non essere rintracciati. E la cronista si domanda come mai fosse lì: forse per
“fare affari con la camorra? Per assicurarsi documenti falsi e armi illegali, cioè i due grandi giri di soldi dell’organizzazione mafiosa?”.
Spiega Nadeau sul Daily Beast:
“Le armi arrivano nei porti napoletani dalla ex Jugoslavia o da varie nazioni africane. Arsenali di Kalashnikov, mitragliatrici, munizioni e giubbotti antiproiettile, pronti ad essere venduti alla rete terroristica.La lista dei prezzi trovata di recente, dai 250 ai 3.000 euro, era scritta in arabo, francese e italiano. Napoli è una base logistica per il Medio Oriente, ci sono contatti fra i clan mafiosi e gli estremisti islamici”.
Lo stesso Salah Abdeslam, terrorista della strage di Parigi arrestato solo pochi giorni fa, aveva viaggiato in Italia, prendendo un traghetto da Bari alla Grecia. Aveva una carta prepagata italiana e documenti italiani (falsi, ovviamente).
Scrive ancora la giornalista:
“Le armi illegali commerciate in Italia vengono poi usate nelle capitali europee e le due forze malefiche hanno trovato il modo di associarsi. La Campania, in particolar modo Caserta e Castel Volturno, sono le porte d’accesso in Europa per chi vuole diventare terrorista. Ma i patti paiono essere chiari: le mafie lasciano transitare gli estremisti islamici in Sicilia, Puglia, Calabria e Campania, ma non permettono di fermarsi nei loro territori.
Ci eravamo già posti questa domanda: l’Italia si sa proteggere dagli attacchi terroristici o è indirettamente protetta dalle organizzazioni criminali? E’ la mafia che sta salvando l’Italia dagli attentati?”.