Islam, la Lega propone una legge per proibire il burqa. Polemiche

burqa

Dopo i divieti per i venditori di kebab e le limitazioni all’uso del burqini, il costume integrale islamico, la Lega torna all’assalto dei costumi musulmani. Un gruppo parlamentare di deputati del Carroccio, infatti, ha presentato una proposta di legge anti-burka.

Tecnicamente si tratta di un tentativo di modificare la legge Reale, datata 1975, che si occupa di «tutela dell’ordine pubblico e identificabilità delle persone». La norma vigente vieta di utilizzare «senza giusto motivo» oggetti che impediscano il riconoscimento della persona.

La fede religiosa, però, è ritenuta un giusto motivo e la cosa, quando si parla di islam, non va giù alla Lega.

In realtà, una proposta di legge contro il burqa in discussione alla Camera c’è già: viene dalla deputata del Pdl Souad Sbai, giornalista e politica marocchina naturalizzata italiana.

I leghisti, però, rifiutano l’etichetta di provvedimento “razzista” e parlano di una legge «per fare chiarezza». Roberto Cota, uno dei firmatari, afferma di non avere «niente contro i musulmani, ma la legge deve essere uguale per tutti. La nostra proposta è assolutamente generale, come deve essere una legge».

Perplessa l’opposizione. Per Donatella Ferranti, capogruppo Pd della Commissione Giustizia alla Camera, quella anti burqa «è una norma incostituzionale che lede la libertà religiosa e sono del tutto strumentali i richiami all’ordine pubblico. La verità è che si vuole colpire gli immigrati islamici nel loro intimo». «L’unico effetto dell’entrata in vigore di questa legge – conclude la deputata Pd – sarebbe quello di segregare in casa le donne islamiche».

I commenti sono chiusi.

Gestione cookie