Lampedusa, pescherecci non soccorrevano… “la legge li punisce se imbarcano immigrati”

naufragio lampedusa
Strage a Lampedusa (foto Ansa)

ROMA- Strage a Lampedusa, il Corriere della Sera nella versione online titola a tutta pagina: “I pescherecci non ci hanno soccorso”. Titolo che riprende le dichiarazioni dei primi immigrati soccorsi a largo di Lampedusa.

Ma perché almeno tre pescherecci hanno visto e non si sono fermati? Un perché lo dice in modo chiaro il sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini in un’intervista a Radio Capital:

“L’Italia ha normative disumane. Tre pescherecci sono andati via dal luogo della tragedia perché il nostro Paese ha processato i pescatori che hanno salvato vite umane per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina”. 

Ovvero chi salva vite finisce alla sbarra. La questione, se così stanno le cose, è sul tavolo di Enrico Letta, Angelino Alfano, l’Unione Europea, Papa Francesco e Ban Ki Moon. Tutti quelli che sull’incidente di Lampedusa si sono pronunciati. Chi soccorre viene processato.

Intanto aumenta ora per ora il numero delle vittime. I superstiti accertati sono 151 su circa 500 persone. Il bilancio provvisorio è di 110 vittime, mentre la maggior parte degli immigrati risulta dispersa. Col passare delle ore il rischio che i morti alla fine saranno oltre 300 diventa sempre più concreto.

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