ROMA – I tifosi del Tottenham sono stati aggrediti perché la loro squadra rappresenta la comunità ebraica londinese. Il raid nel pub “Drunken Ship” a Campo de’ Fiori è da inquadrarsi non come una rissa per motivi calcistici (Lazio contro Tottenham) o nazionalisti (ultrà italiani contro hooligan inglesi), ma come un blitz razzista antiebraico. Foto: Campo de’ Fiori – I giornali inglesi – Il pub devastato
Già nella partita di andata, il 20 settembre, i tifosi della Lazio in trasferta a Londra si erano esibiti in cori razzisti che costarono alla Lazio una multa di 40 mila euro inflitta dalla Uefa.
Non è stata quindi la rivalità fra italiani e inglesi. La curva laziale, tra l’altro, si ispira al tifo inglese ed è gemellata con quella del Chelsea, squadra tradizionalmente “di destra”, di un quartiere “fighetto” di Londra.
Mentre il Tottenham Hotspur, che è la squadra di un quartiere problematico e multietnico a 10 km dal centro di Londra, è un’altra cosa. Il soprannome della squadra è “Spurs”, ovvero “speroni”. Ma il nomignolo dei suoi tifosi (come in Italia si usa “gobbi” per gli juventini”) è “Yids“, ovvero “giudei”. Nomignolo del quale la curva del Tottenham va orgogliosa, tanto da definire se stessa come una “Yid Army“, “Armata ebraica”, che è anche il nome del gruppo più importante degli hooligan del Tottenham: spesso i supporter sventolano sugli spalti le bandiere con la stella di David e incitano i propri calciatori chiamandoli “joden” o “yid”..
Questo spiegherà perché fra i 30 assalitori romani non si troveranno solo ultras laziali ma anche romanisti, vista la trasversalità del razzismo antiebraico nelle curve di Roma.
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