Luca Raimondo Marcarelli killer di Tiziana Pavani: cocaina, debiti, Badoo…

Luca Raimondo Marcarelli killer di Tiziana Pavani: cocaina, debiti, Badoo...
Luca Raimondo Marcarelli killer di Tiziana Pavani: cocaina, debiti, Badoo…

MILANO – Luca Raimondo Marcarelli, l’uomo fermato per il delitto di Tiziana Pavani, è un incensurato di 32 anni con problemi di droga. Aveva conosciuto la sua vittima circa 4 anni fa su un sito di incontri. Ne era nata una relazione occasionale che proprio la Pavani avrebbe voluto interrompere. È stato individuato il pomeriggio successivo all’omicidio e durante l’interrogatorio, ha confessato. L’ha uccisa attorno alle 4.30 con una bottiglia piena (che non si è rotta) mentre la donna dormiva. L’uomo aveva assunto 2 grammi di cocaina poco prima. Il movente sarebbe un presunto credito di 2.450 euro che vantava nei confronti della Pavani.

Subito dopo l’omicidio, Marcarelli ha preso i due cellulari e il bancomat della vittima, con cui ha prelevato 500 euro che ha speso il giorno dopo. Gli agenti sono arrivati a lui dopo aver saputo che in passato la Pavani aveva soccorso Marcarelli in preda a un malore dovuto alla droga. Gli investigatori hanno incrociato le informazioni del 118 e hanno ottenuto il nome.

Lo hanno fermato nel suo appartamento a pochi numeri civici di distanza da casa della vittima, ha ammesso di aver passato la notte con la donna ma di essere estraneo all’omicidio. A incastrarlo sono state le immagini delle telecamere del bancomat che lo hanno immortalato con le stesse scarpe e pantaloni che indossava al momento dell’ interrogatorio. A quel punto è crollato e ha confessato. Marcarelli ha detto di aver recuperato le proprie sigarette prima di uscire e di aver buttato subito dopo la bottiglia in strada. Dopo il prelievo ha spezzato il bancomat e lo ha gettato in un cassonetto sotto casa. I cellulari, invece, sono stati buttati in due cestini diversi.

Prima di lasciare la casa del delitto, Marcarelli ha aperto il rubinetto del gas sperando che un’esplosione accidentale potesse cancellare le tracce del suo passaggio. All’uomo è contestata l’aggravante della premeditazione poiché si è spogliato prima di ucciderla per non sporcare i suoi abiti di sangue mentre la colpiva con una bottiglia di vetro:

“L’ho conosciuta sul social network Badoo e tramite amicizie comuni. La frequentavo uno o due weekend al mese. I rapporti erano di amicizia e anche di sesso occasionale. Lei mi aveva trovato anche un lavoro presso una ditta di pulizie. Sono salito da lei alle 18:30-18 35. Abbiamo chiacchierato e poi ho iniziato a fare uso di cocaina. Poi abbiamo avuto una piccola discussione per motivi economici. Le avevo prestato 2.450 euro. Solo io ho fatto uso di cocaina. Sono in cura al Sert da quattro o cinque mesi a causa di un tentativo di suicidio. Sono stato anche ricoverato in psichiatria”.

Gestione cookie