SKOPJE – Centinaia di persone hanno assistito oggi a Skopje alla sistemazione sulla piazza centrale della citta' di una colossale statua equestre che raffigura Alessandro Magno sul suo famoso cavallo Bucefalo.
Il nome ufficiale del mega-monumento in bronzo – costato 5,3 milioni di euro e realizzato dalla Fonderia artistica Ferdinando Marinelli di Firenze – e' 'Guerriero a cavallo', per non indispettire ulteriormente la vicina Grecia, alla quale la Macedonia e' da anni opposta in una lunga disputa sul nome.
I tratti del cavaliere e l'insieme dell'opera tuttavia lasciano pochi dubbi che si tratti effettivamente di Alessandro il Macedone, e Atene nei giorni scorsi aveva parlato di una 'provocazione' a proposito dell'erezione della maxi-statua a Skopje. Il monumento era giunto dall'Italia nei giorni scorsi in vari pezzi, che sono stati assemblati a Skopje. La scultura e' alta circa 13 metri ed e' stata sistemata su un piedistallo in cemento di dieci metri, cosi' che l'altezza complessiva del complesso monumentale e' di 23 metri. E' piu' alto di tutti gli altri edifici circostanti e per poterlo fotografare e' necessario salire sulla vicina fortezza di Kale. Sotto il monumento, nell'ambito di un progetto piu' ampio denominato 'Skopje 2014', sorgera' una fontana di marmo adornata di leoni. Si prevede che il tutto sara' completato per il prossimo 8 sttembre, quando i macedoni festeggeranno il ventesimo anniversario dell'indipendenza.
In contemporanea alla cerimonia di Skopje, a Bitola (sud) e' stata inaugurata un'altra grande statua equestre di Filippo il Macedone, padre di Alessandro Magno. Macedonia e Grecia rivendicano entrambe la 'paternita' di Alessandro Magno come appartenente al proprio patrimonio storico. Atene inoltre contesta il nome della ex repubblica jugoslava, sostenendo che il termine 'Macedonia' fa parte esclusivamente del patrimonio storico e culturale greco.
Per questo Atene blocca da anni il cammino ulteriore della Macedonia verso l'integrazione in Ue e Nato. E per tale motivo, la Macedonia fu accolta all'Onu nel 1993 con il nome provvisorio di Fyrom, dalle iniziali in inglese di Former Yugoslavian Republic of Macedonia (Ex Repubblica jugoslava di Macedonia).