ROMA – “Madonna mi parla per via di locuzioni interiori e così anche i santi…”. Un anno e mezzo fa Alessandro Minutella parroco di Romagnolo, periferia di Palermo, fu ammonito dall’allora arcivescovo Paolo Romeo di farla finita con simili annunci e di smetterla anche di costruire sul “contatto diretto con la Madonna” assemblee e mobilitazioni di fedeli. Come non sentito, Alessandro Minutella dice di parlare con la Madonna, di ascoltare le sue parole, ma i richiami della Chiesa di Cristo non ha orecchie per sentirli.
Ha un canale Facebook, “Radio Domina Nostra” e da lì convoca a Verona il 22 aprile tutti i cattolici convinti che papa Francesco se non sia l’Antipapa poco ci manca. All’attuale papa Minutella addebita “amnesia colpevole riguardo ad aborto, divorzio, eutanasia, gender…”. Insomma Bergoglio sarebbe a capo di una Chiesa che vuole scostumata e più che indulgente con i peccati della carne. “Falsa Chiesa prostituta indegna” la chiama Minutella tanto perché non ci siano equivoci.
A Minutella parroco come racconta Laura Anello su La Stampa l’attuale arcivescovo Corrado Lorefice ha dato 15 giorni per sloggiare dalla parrocchia-pulpito dal quale incita i fedeli a ribellarsi al papa al grido di “usciamo da questa impostura”. Ovviamente Minutella recita la parte della vittima e del perseguitato: “Predicherò anche negli scantinati”. E lavora al raduno di Verona sognando che sia uno scisma e non una scampagnata tra baciapile.
Una sola considerazione a margine, ma non tanto a margine: lo scarso rispetto che nei confronti della divinità, in questo caso la Madonna, mostrano quelli che annunciano di incontrarla spesso, volentieri e quando loro serve. Nulla regge il confronto con Medjugorje dove la Madonna vien raccontato appaia ai veggenti a ora fissa e a calendario rigido, quasi orario e settimana d’ufficio. Nel suo piccolo anche questo parroco crociato anti Bergoglio cui la Madonna e i santi e gli angeli parlano in diretta ed esclusiva…
Ci vuole presunzione per pensare che la divinità scelga proprio te come oracolo e soprattutto ci vuole sostanziale disprezzo per la divinità nel descriverla e annunciarla come un impiegato puntuale alla scrivania e nel timbrare il cartellino delle apparizioni. Nel caso divinità ci fosse davvero, c’è anche il caso che a trattarla come fosse un dipendente a disposizione si offenda pure con veggenti, crociati, ventriloqui…