PORTOGRUARO (VENEZIA) – “Al momento della dimissione della bimba, non era presente alcun sintomo riconducibile a malaria o ad altre malattie infettive”: lo ha detto il direttore generale dell’Aulss 4 Carlo Bramezza che ha accolto i carabinieri del Nas che hanno acquisito all’ospedale di Portogruaro la documentazione sanitaria della piccola Sofia, ricoverata nel nosocomio veneto dal 13 al 16 agosto. Con i Nas sono arrivati anche i componenti della Commissione del Ministero della salute e personale dell’Iss.
“Come anticipato sin dal giorno in cui abbiamo appreso la tragedia – ha rilevato Bramezza – è stata messa a disposizione tutta la documentazione relativa all’aspetto sanitario della bambina”. Sono stati quindi forniti i dettagli sul percorso di cura effettuato dal momento del ricovero di Sofia alla dimissione e sulle sue condizioni cliniche. La commissione ministeriale ha poi visionato il reparto di Pediatria e la stanza di degenza della bambina, dov’è stato riscontrato che le finestre del reparto non sono apribili dai pazienti bensì solo da personale medico e infermieristico a garanzia di ulteriore protezione nei confronti dei piccoli degenti.
“Ritengo che questo incontro sia servito a chiarire ulteriormente la posizione dell’Ulss 4 nell’ambito di questa tragedia – ha detto Bramezza -. In queste zone non c’è pericolo di contrarre la malaria. Sul fronte ambientale, i campionamenti del dipartimento di prevenzione hanno accertato che sul litorale, e nello specifico a Bibione, non c’è presenza della specie di zanzara che può trasmettere la malaria”.