ROMA – “Se sono pronto al carcere? Col cavolo, spero di non andarci. Però psicologicamente sono pronto da una vita. Bisogna fare una borsa, metterci due libri, e te ne vai”. Così l’ex senatore del Pdl Marcello dell’Utri a La Zanzara su Radio 24, dopo le motivazioni della sentenza d’appello che lo ha condannato per concorso esterno in associazione mafiosa.
“Non ho mai pensato al suicidio perché è un atto da persone poco coraggiose. Chi si suicida non è una persona normale, nella vita si affronta di tutto, anche nel caso di problemi sul lavoro”.
“Non c’è motivo di lasciare una vita che non è neanche nostra e che ci è stata data”, prosegue ancora Dell’Utri.
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