Ignzio Marino non perde occasione per umiliare i Vigili urbani di Roma. Ultimo sgarro: il sindaco Marino ha disertato la festa del Corpo e Giovanna Vitale lo ha raccontato su Repubblica con un articolo ben scritto quanto preoccupante.
Alla festa, il 10 ottore, c’erano
“tutti: tutti tranne uno. Anzi due. Mai era successa una cosa così. Mai in 143 anni di storia il Corpo della Polizia municipale aveva celebrato il suo natale senza un comandante in capo; mai aveva subìto l’affronto di una diserzione tanto eloquente e grave, l’assenza del Sindaco, il loro numero uno, che poi è come se il ministro degli Interni mancasse la festa della polizia o il titolare della Difesa l’anniversario dell’esercito”.
Eppure, osserva sbigottita Giovanna Vitale, è accaduto.
“Neanche la Madonna della Consolazione a cui è intitolata la chiesa dove alle nove di mattina si recita messa con tanto di banda ma nessun rinfresco, tanto c’è poco da festeggiare, ha indotto Marino a più miti consigli: i vigili hanno sabotato la nomina del colonnello Oreste Liporace, esponendolo a una figuraccia planetaria, e lui gliel’ha giurata, spedendo al posto suo l’assessore ai Lavori pubblici in fascia tricolore”.
“Uno schiaffo al quale i pizzardoni hanno risposto in massa, […] tra le navate e la piazzetta sotto la Rupe Tarpea, c’era un gran pienone: 27 comandant isu 27, un’infilata di ex (Giuliani, Renzi, Tozzi, Buttarelli), i leader dei sindacati e delle associazioni di categoria, una marea di vigili di strada venuti a difendere l’onore e applaudire la reggente, Donatella Scafati, lanciatasi in una sorta di invocazione laica dopo che pure il parroco li aveva esortati a farsi «coraggio, siete delle brave persone che non meritano di essere infangate né umiliate»”.
E ancora:
“Non abbiamo bisogno di un comandante che restituisca la dignità al Corpo perché il Corpo ha dignità ed integrità», scandisce la Scafati con la voce incrinata. «Noi siamo uniti, andiamo avanti nonostante le difficoltà e continueremo a lavorare come abbiamo sempre fatto”.
Marino, dicono i vigili,
“ha avuto paura”.