MILANO – Venerdi' scorso, un giorno prima che Alessandro Gallelli, 21 anni, si uccidesse impiccandosi nel carcere di San Vittore, il gup di Milano, Paola Di Lorenzo, aveva deciso di disporre una perizia psichiatrica nell'ambito del processo con rito abbreviato che lo vedeva accusato di violenza sessuale, stalking e atti osceni in luogo pubblico. E' quanto e' emerso da fonti giudiziarie.
Il pm di turno Giovanni Polizzi ha aperto un fascicolo di inchiesta senza al momento ipotesi di reato ne' indagati su quanto accaduto a San Vittore sabato scorso, quando Gallelli si e' impiccato utilizzando una felpa nella cella dove era detenuto da solo nel reparto psichiatrico del penitenziario. Da quanto si e' saputo, al momento non risultano denunce su presunti episodi di violenza che potrebbe aver subito in carcere.
Il giovane era stato arrestato nell'ottobre del 2011 nell' ambito di un'inchiesta del pm Daniela Cento e su ordinanza firmata dal gip Micaela Curami. Al giovane venivano contestati 14 capi di imputazione per reati che vanno dalla violenza sessuale allo stalking. A gennaio il Tribunale del Riesame aveva respinto una richiesta di arresti domiciliari avanzata dalla difesa, cosi' come aveva fatto il gip in precedenza. Si e' arrivati dunque al processo con rito abbreviato davanti al gup Di Lorenzo che venerdi' scorso ha deciso di disporre una perizia psichiatrica per valutare le condizioni mentali del giovane.
Il pm Polizzi intanto ha deciso di acquisire una relazione dal carcere e la cartella sanitaria del Policlinico dove il giovane e' arrivato agonizzante e poi e' morto. Si e' saputo anche che nel marzo dello scorso anno Gallelli era stato sottoposto a un trattamento sanitario obbligatorio che aveva evidenziato alcuni disturbi di asocialita'.