Milano, anche il parroco è contro i rom: “Basta scippi e furti”

MILANO – Il parroco della chiesa milanese di San Gaetano, in via Mac Mahon, dice basta ai nomadi e si schiera con i cittadini esasperati dai furti, dai vandalismi alle auto, dagli scippi agli anziani. La zona va dalla Bovisa a via Mac Mahon, dal Ponte della Ghisolfa a Quarto Oggiaro. Qui, è nato un comitato civico che sta organizzando un’assemblea pubblica per chiedere alle istituzioni di allontanare in modo definitivo i rom che stanno tra il Ponte Bacula e piazzale Lugano, un problema che si trascina da anni e che ancora non si risolve, nonostante decine di sgomberi e di tentativi di rendere inaccessibile l’area.

Ora anche don Marco Maeselli ha scritto una lettera al consiglio di zona 8 per segnalare “il clima grave che c’è nel quartiere e che arriva anche in chiesa, dai racconti che mi fanno i miei parrocchiani, cose che non possono passare inosservate. Le istituzioni devono intervenire”. Il religioso, che nella sua parrocchia ha un centro d’ascolto e d’accoglienza per immigrati in collaborazione con la Caritas, spiega:  “Sono un cittadino come gli altri, non ce l’ho con i rom, non so nemmeno chi siano questi che sono accampati sotto i ponti e che creano tanti disagi – spiega – Io non faccio altro che ascoltare i miei parrocchiani e sentire tutte le lamentele che arrivano. Siamo in una zona di frontiera e la situazione è molto pesante, soprattutto per i più fragili, gli anziani, che sono presi di mira e hanno paura”.

Intanto arriva da Roma la notizia che la Corte di Cassazione ha accolto il ricorso del governo contro l’ordinanza del Consiglio di Stato che nel novembre scorso di fatto annullò “l’emergenza rom”, col conseguente blocco dei finanziamenti previsti dal Piano Maroni. A Milano dovevano arrivare 13 milioni, di cui 2,5 per progetti di ristrutturazione dei campi rom e di reinserimento sociale per i nomadi.

“Per noi è una notizia positiva perché avremo i fondi per finire la sistemazione dei campi di via Martirano e Chiesa Rossa, oltre a completare la chiusura del campo di via Novara – dicono gli assessori Marco Granelli e Pierfrancesco Majorino – Speriamo che ora il governo sblocchi i 5 milioni di euro ancora non assegnati” concludono i due assessori.

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