I detenuti della Casa Circondariale di Monza hanno dato vita a una rumorosa protesta battendo le stoviglie sulle inferriate e sulle porte blindate delle celle. E’ accaduto ieri sera. La protesta è nata da un inadeguato approvvigionamento delle risorse idriche del carcere.
Il segretario generale della Uil Pa Penitenziari, Eugenio Sarno, ha sottolineato che ”quello dell’ approvvigionamento idrico rischia di essere un ulteriore momento di innesco per manifestazioni di proteste”. Si è trattato di un calo momentaneo dell’affluenza dell’acqua alle celle ma il problema è risolto. Secondo il direttore del carcere di Monza, Massimo Parisi, si sarebbe trattato solo di un inconveniente temporaneo quello verificatosi ieri sera nel carcere di Monza.
”Il carcere ospita 820 detenuti mentre è stato progettato per 400 – dice Parisi – questo può avere lasciato momentaneamente a secco i serbatoi”. Proprio per evitare eccessivi consumi di acqua la direzione ha fatto installare da quest’anno frigoriferi in tutte le celle. Secondo Parisi, però, le proteste dei detenuti si sarebbero espresse solo in forma verbale.