SIENA – Sarà riesumata la salma di David Rossi, l’ex capo area comunicazione di banca Monte Paschi di Siena, precipitato il 6 marzo di tre anni fa dalla finestra del suo ufficio di Rocca Salimbeni. Lo ha stabilito la procura di Siena “al fine di completare gli accertamenti” sulla misteriosa morte del
La Procura ha disposto anche anche ulteriori atti istruttori tra cui la simulazione della caduta ed un nuovo sopralluogo nei luoghi della tragedia. Gli incarichi per tutti e 3 gli accertamenti saranno affidati ai primi di aprile.
Il fascicolo sulla morte di Rossi è stato riaperto a novembre scorso ed affidato al pm Andrea Boni. Inizialmente l’inchiesta, aperta con l’ipotesi di istigazione al suicidio, era stata archiviata, nel marzo 2014, dal gip Monica Gaggelli su richiesta dei pm Nicola Marini e Aldo Natalini che avevano condotto le indagini. La richiesta di riapertura era stata fatta dal legale della famiglia Rossi, Luca Goracci, sulla base di tre perizie: grafologica, medico legale e dinamica fisica sulla caduta del corpo.
Il legale e la famiglia dell’ex responsabile della comunicazione di banca Mps sono convinti che sia stato ucciso da almeno due persone. Una convinzione basata, a loro giudizio, su più elementi: i bigliettini lasciati alla moglie e ritrovati nell’ufficio di Rocca Salimbeni sarebbero stati scritti “sotto coercizione fisica o psichica”, il filmato delle telecamere di videosorveglianza, che ripresero la caduta, sarebbe stato manomesso oltre a rilevare la presenza di persone in fondo al vicolo dove è avvenuta la tragedia. Ancora dall’esame autoptico sulla salma sarebbero emerse ecchimosi sulle braccia “chiaro segno di afferramento”.
Commentando la notizia della riesumazione Goracci ha detto: “Era quello che ci aspettavamo”. D’altronde lo stesso legale, all’indomani della decisione di riaprire il fascicolo, sull’ipotesi di riesumazione sostenne che la famiglia sarebbe stata d’accordo e Aristide Norelli, ordinario di medicina legale dell’Ateneo di Firenze che ha firmato la consulenza medico legale di parte, disse: “Se io conducessi le indagini chiederei la riesumazione della salma, potrebbero emergere altri elementi interessanti”.
Il procuratore capo di Siena Salvatore Vitello ha spiegato che quando disposto è “un approfondimento sulle cause della morte”. I nuovi atti istruttori erano attesi a Siena dove, lo scorso 6 marzo, in occasione del terzo anniversario della morte di Rossi, oltre 600 persone avevano preso parte alla manifestazione organizzata dalla vedova e dalla figlia di Rossi per chiedere verità.