ROMA – Dopo 26 anni Roma coperta di bianco. Ma perche' la neve si e' spinta fino alla capitale? La colpa e' della cosiddetta ''situazione di blocco''. La circolazione atmosferica, infatti, a causa dell'anticiclone Atlantico che si e' allungato fino quasi sotto l'Artico, e' stata scombussolata e sull'Italia e' calata l'aria della Siberia proveniente da est, mentre solitamente la circolazione corre da ovest verso est. Il freddo sulla Penisola durera' fino al 12 febbraio per poi allentare dal 14. Tra il 9 e l'11 febbraio addirittura ''fara' piu' caldo in Norvegia, Svezia e Lapponia con non da noi''.
A scattare la fotografia dell'emergenza neve made in Italy il climatologo dell'Enea, Vincenzo Ferrara, alla luce delle nuove mappe del Centro meteo europeo. Analogie con la nevicata di questo inizio di febbraio 2012 per Ferrara sono da ricercare nelle nevicate a Roma dell'85 e del '56.
Si tratta, secondo Ferrara, di una situazione ''eccezionale per l'Italia'', vittima di una ''anomalia nella coincidenza i eventi atmosferici'', dice l'esperto che mette in guardia contro le facili equazioni con il cambiamento climatico. ''Occorre subito togliere ogni dubbio – avverte Ferrara – e cioe' non stiamo andando verso una glaciazione perche' in altre parti del Pianeta invece prevale il caldo. Inoltre non si puo' dire che fa freddo e c'e' il cambiamento climatico mentre e' vero che quando ci sono i cambiamenti climatici accadono fenomeni estremi''.
In particolare per il 'caso' Roma, ma anche per la situazione di buona parte del centro-sud e del grande freddo al nord, sotto accusa la strana posizione dell' anticiclone Atlantico, che in questa stagione dovrebbe essere sull'equatore e invece si e' allungato – spiega Ferrara – a tal punto da arrivare fin sotto l'artico.
La posizione e' evidente nelle mappe dell'European Centre for Medium-Range Weather Forecasts (Ecmwf) riferite al 10 e all'11 febbraio prossimi. In particolare la linea dell' Anticiclone si spinge fin sotto le regioni del Polo Nord 'abbracciando' tutta la Penisola Scandinava mentre dall'altro lato, sulla Siberia, la grande massa fredda, come se fosse un occhio di un 'vortice'. Da questa massa sono chiare delle 'bolle' fredde che si sono distaccate e che si sono posizionate sulle aree balcaniche. Una e' proprio a ridosso del Friuli Venezia Giulia.
Una situazione, spiega Ferrara, dove, da una parte l' Anticiclone ha diviso in due l'Atlantico e, stazionando in una posizione cosi' allungata verso il Polo, spinge l'aria fredda siberiana verso l'Italia. ''L'anomalia – riferisce il climatologo – non e' la posizione dell'Anticiclone, un fenomeno che accade e puo' accadere, ma la combinazione con la massa fredda della Siberia''.
E cosi' dalle mappe emerge che ''la situazione meteorologica e' praticamente stazionaria e bloccata. L'Anticiclone atlantico – dice Ferrara – si spingera' nei prossimi giorni verso il nord Atlantico fino in Norvegia, lasciando ancora spiovere l'aria fredda polare sull'Europa orientale fino ai Balcani e all'Italia.
Il 9, 10 e 11 febbraio fara' piu' caldo in Norvegia, Svezia e Lapponia, che non in Italia. Il nucleo freddo, che e' ora dalle parti di San Pietroburgo, ma quello che scendera' a sud dalle parti di Volgograd ha una temperatura al suolo di ben -46 gradi. In Italia, quindi, la situazione meteorologica rimane fredda e piuttosto perturbata almeno fino sotto a S. Valentino''.