NAPOLI -Una condanna all’ergastolo e un’assoluzione. Si è concluso così il processo con rito abbreviato per l’uccisione di Nicola Nappo, il giovane assassinato per errore il 9 luglio 2009 a Poggiomarino (Napoli).
Il gup Pietro Carola ha infatti inflitto il massimo della pena ad Antonio Cesarano e ha invece ritenuto non colpevole l’altro imputato, Giovanni Battista Matrone, accogliendo solo in parte la richiesta del pm Gianfranco Scarfò.
Riconosciuto il risarcimento dei danni per le parti civili, ovvero i familiari della vittima e la Fondazione Polis della Regione Campania, rappresentata dall’avvocato Celeste Giliberti.
Nicola Nappo fu scambiato per Carmine Amoruso, esponente del clan Giugliano – Fabbrocino in guerra con l’organizzazione rivale dei Sorrentino. Oltre alla somiglianza fisica tra i due giovani, a trarre in inganno i sicari fu la circostanza che in quel momento Nappo era in compagnia di una ragazza che frequentava anche Amoruso.