NUORO – Due allevatori, padre e figlio, sono stati uccisi a fucilate nelle campagne di Noragugume (Nuoro). Le vittime sono Bruno Nieddu, di 74 anni e il figlio Umberto, di 26. I cadaveri sono stati scoperti questa mattina in località Bira Birdis.
Sul posto gli investigatori della Squadra mobile di Nuoro, coordinati dal dirigente Fabrizio Mustaro, e gli agenti del commissariato di Ottana. Il duplice omicidio potrebbero essere collegato alla faida che tra il 1998 e il 2000 ha visto coinvolto il piccolo centro collinare del nuorese.
Sono stati uccisi vicino al loro allevamento, al termine delle operazioni di mungitura. Non si conosce al momento il numero dei colpi di fucile esplosi. I due, stando a una prima ricostruzione, avevano appena spento il motore del loro Fiat Fiorino, Umberto era già sceso dal mezzo quando gli assassini sono entrati in azione. Il giovane viene raggiunto dai colpi di fucile a pochi metri dal Fiorino, il padre invece non sarebbe nemmeno riuscito ad allontanarsi dal veicolo che i killer lo hanno freddato. I responsabili dell’agguato si sono poi allontanati velocemente dalla zona. È stata una telefonata al 113 a segnalare il ritrovamento dei cadaveri. Sul posto sono subito arrivati gli agenti del Commissariato di Ottana, gli uomini della Mobile di Nuoro e le ambulanze del 118, ma ormai per i due allevatori non c’era più nulla da fare.
Il duplice omicidio potrebbe avere dei legami con i personaggi coinvolti nella faida tra famiglie scoppiata tra il 1998 e il 2000 a Noragugume. Una faida che nel giro di due anni ha visto cadere sotto i colpi delle armi da fuoco otto persone. Due i gruppi familiari e le fazioni contrapposte con vittime da entrambe le parti che si sono susseguite con un macabro botta e risposta. Solo due i delitti risolti, con rispettive sentenze all’ergastolo, sei quelli ancora senza colpevole. All’origine della faida problemi legati agli sconfinamenti degli animali durante il pascolo e alle proprietà dei terreni limitrofi.