PARMA – Quando Federico Pizzarotti, candidato 5 Stelle, vinse le Comunali a Parma, Beppe Grillo festeggiò dicendo: “Abbiamo già ottenuto una grande vittoria senza neanche entrare in Comune: a Parma l’inceneritore non si farà più”. Profezia sbagliata però: l’inceneritore emiliano sta muovendo i suoi primi passi, nonostante l’avversione del sindaco.
L’avvio è stato annunciato sul sito di Iren Ambiente, azienda del gruppo multiutility Iren. Annuncio accompagnato da polemiche: il comitato contrario Gcr sottolinea le dimissioni di Michele Trancossi, rappresentante del Comune di Colorno, dalla Commissione Tecnico Amministrativa dell’inceneritore, ”accusata da Trancossi di essere costretta a correre verso l’accensione senza rispettare tutte le prescrizioni”, puntando il dito in particolare sull’assessorato all’ambiente della Provincia.
”Prende il via, dopo le prescritte avvenute comunicazioni da parte di Iren Ambiente agli Enti di controllo – si legge invece sul sito di Iren Ambiente – la cosiddetta fase preliminare del Polo Ambientale Integrato (Pai) di Parma”. Secondo le procedure autorizzative, ”nel corso della fase preliminare si svolgeranno attività tecniche complementari alla messa a punto del sistema impiantistico del Pai che verranno effettuate a caldo attraverso la combustione di solo gas metano”.
La fase preliminare ”avrà una durata di circa 30 giorni. L’attività di combustione a gas metano sarà controllata sia per quanto riguarda le emissioni al camino, sia per quanto riguarda la qualità dell’aria attraverso la rete delle 4 centraline di monitoraggio – ubicate nei comuni di Parma, Colorno, San Polo e Sorbolo – che Iren Ambiente ha acquistato e messo a disposizione degli Enti di controllo”.
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