Sono le 11, di dà avvio alla marcia nuziale e il prete sull’altare comincia la messa. Ma la sposa non c’è, il parroco se ne accorge solo quando una donna in abito bianco si presenta accanto al futuro sposo, visibilmente in apprensione.
Don Claudio Ghirardello, 57 anni, parrocco della chiesa di Sant’Andrea apostolo a Pontecchio (Rovigo), domenica, come se nulla fosse e preciso come un orologio svizzero, ha fatto suonare la marcia nuziale, mentre fuori lo sposo, Fabio Marzotti, insieme agli invitati, attendeva l’arrivo della promessa sposa, in comprensibile ritardo.
Non appena si è reso conto di quel che stava accadendo, il ragazzo si è precipitato all’interno della chiesa per assistere alla messa. Alessia, invece, è giunta all’altare solo sette minuti dopo l’inizio della liturgia della Parola. “Don Ghirardello – dice lo sposo – é riuscito a rovinare il giorno più bello della nostra vita. L’ha reso unico, purtroppo. Quando mia moglie è arrivata all’altare, lui ha proseguito impassibile. Solo nel momento in cui è iniziata la celebrazione del sacramento del matrimonio si é degnato di annunciare la nostra presenza e il motivo della celebrazione”.
Il parroco conferma punto su punto quanto successo: “Non ci trovo nulla di strano. Avevo chiesto agli sposi di arrivare in orario, perché dopo avevo la messa domenicale. Se il matrimonio fosse stato di sabato, potevo anche aspettare”.