Si è visto dimezzare la condanna in appello, ma non ha potuto evitare le manette per lo stupro di un ragazzo riminese di 14 anni. E’ un ex prete sudamericano di 39 anni sospeso ‘a divinis’, che era stato condannato in primo grado a 8 anni. Il sacerdote è stato arrestato subito dopo la sentenza della Corte d’Appello di Bologna, mentre era ai domiciliari dopo la prima condanna e probabilmente contava di evitare il carcere fino alla pronuncia della Cassazione.
Ma non è andata così: i giudici bolognesi gli hanno dimezzato la condanna da 8 a 4 anni, confermando il pagamento di 350.000 euro alla famiglia del bambino che aveva violentato, ma lui, presente in aula, è stato subito ammanettato e portato in carcere.
Gli episodi per cui dovrà scontare la pena risalgono al periodo 2006-2007, quando il prete, che pure non ha mai esercitato in una parrocchia riminese, aveva accompagnato la famiglia del minorenne in un pellegrinaggio a Medjugorie. Durante la gita era entrato in confidenza anche con il giovanissimo poi diventato la sua vittima. Era stato denunciato nel 2008, arrestato e condannato nel 2009 in primo grado, ottenendo poi i domiciliari in attesa dell’appello.
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