Aumentano i pensionati in fuga dall’Italia verso i Caraibi e l’Oriente

ROMA – Sono sempre di più i pensionati che lasciano l’Italia. Caraibi e Oriente i posti più gettonati. Ben 29 mila lombardi (bresciani e bergamaschi in cima alla lista) hanno deciso di andarsene in paesi meno cari, dove l’Inps recapita il denaro. Una di questi è Tiziana Cestaro, ex barista milanese, ha 62 anni e ha lasciato l’Italia tempo fa. Lo ha deciso con suo marito, che adesso non c’è più. Sono andati prima in Madagascar e poi a Santo Domingo, dove sono rimasti.

Nel 2006 erano circa 24 mila. In Italia sono più di 400 mila. Una parte ha lavorato un certo periodo in Italia e poi è emigrata. Sono quelli che con 600 o 1.000 euro al mese hanno cercato un nuovo posto dove vivere, per esempio: Santo Domingo, la Thailandia, il Madagascar o il Marocco. Vacanze sempre più lunghe, che a volte durano tutto il resto della vita.

“In giro nelle assemblee ogni tanto ti raccontano di qualcuno che è partito – spiega al Corriere della Sera Tino Fumagalli, segretario generale aggiunto dei pensionati Cisl in Lombardia – ad andare sono quelli fra i 60 e i 70 anni, la maggior parte uomini. La maggior parte sverna e basta. Un po’ è la voglia di cambiare e un po’ è per fuggire dal caro vita. Con mille euro al mese in alcune zone del mondo stai come un signore”.

Spesso la prima scelta è una “vacanza lunga”, magari di 6 mesi, poi si valuta. Secondo i dati Inps, in Thailandia i pensionati lombardi che hanno fatto il salto definitivo sono 30 (erano 25 nel 2010), in Brasile sono 726, nelle Filippine 28, in Spagna (che comprende anche le isole Canarie) sono 640 contro i 597 del 2006, in Marocco nel 2011 per la prima volta le statistiche hanno rilevato un gruppo di 20 (numero minimo per l’indicazione specifica dello Stato), mentre nella Repubblica Dominicana sono 47.

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