Un agente di polizia aggredito “ogni 4 ore” secondo l’Asaps

FORLI' – Nel 2011 sono stati registrati 2.230 casi di aggressione fisica ad operatori di polizia su strada (+7% rispetto al 2010), come a dire che ogni quattro ore in Italia viene stilato un referto medico per lesioni subite da un carabiniere, un poliziotto, un vigile. A citare i dati dell'osservatorio 'Sbirri Pikkiati del Centauro – Asaps' e' il presidente dell'Associazione sostenitori Polizia Stradale Giordano Biserni, commentando l'episodio di Rosignano con due agenti della Polstrada accoltellati.

''In 496 casi (22%) – spiega in una nota – per aggredire l'agente sono state usate armi proprie o improprie (bastoni, coltelli, cric, in molti casi la stessa vettura per travolgere il poliziotto)''. Il 52,6% delle aggressioni hanno riguardato carabinieri, il 35,8% la polizia di stato, il 10,4% la polizia locale, il 5,7% altri corpi. In 757 casi (34%) l'aggressore era ubriaco o drogato. Nel 2010 le aggressioni erano state 2.079, l'incremento e' quindi del 7%. ''Nel 2012 alla data odierna siamo gia' a quota 310, di cui 37% con protagonisti ubriachi o drogati, il 45% degli aggressori e' straniero''.

L'auspicio di Biserni e' ''che il problema dei controlli su strada venga valutato e affrontato con razionalita' senza l'emotivita' che puo' essere innescata da taluni episodi. Anche le reazioni della politica dovrebbero essere piu' meditate. Sorprende vedere come quando un agente di polizia e' aggredito, ferito o ucciso (vedi Nicolo' Saverino il 12 gennaio a Milano) si invochi piu' presenza, e una migliore dotazione strumentale delle forze di polizia e poi quando un agente sbaglia nell'uso dell'arma del quale rispondera' penalmente (vedi ancora Milano con la recente uccisione del cittadino cileno) o commetta un grave errore nell'uso delle armi, qualcuno invochi il disarmo generale delle polizie locali''.

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