Rc auto, aumento del 18% per le donne. Discriminazione? No, livellamento

ROMA – Le tariffe Rc auto per le donne sono aumentate del 18% negli ultimi sei mesi. Ma non si tratta di discriminazione, ma del suo contrario: per effetto di una legge che vieta discriminazioni tra sessi nell’applicare le tariffe assicurative, infatti, le donne, che pagavano meno perché guidatrici più prudenti, ora si ritrovano a pagare di più.

Ma com’è possibile? Valentina Santarpia per il Corriere della Sera scrive:

In realtà, dopo la pubblicazione della sentenza della Corte di giustizia europea, il 1° marzo 2012, sulla direttiva comunitaria del 2004 contro le discriminazioni di genere, in molti avevano previsto un rialzo delle tariffe. Anche l’Ania, l’associazione delle assicurazioni, aveva inviato un suo parere contrario alla Commissione europea, preventivando un rincaro del 30% dei prezzi di listino per le donne al volante con l’introduzione del divieto. Ma quelle note non sono state prese in considerazione, e dal 21 dicembre 2012 anche nel nostro Paese non è più possibile discriminare fra uomini e donne nel calcolo dei premi di assicurazione nel ramo Rc auto.

In base a uno studio effettuato dal professor Giam Pietro Cipriani, dell’Università di Verona, confrontando circa 2.500 preventivi effettuati a luglio 2012 e poi a gennaio 2013, i premi di assicurazione per le donne sono aumentati di quasi il 18% per le giovani guidatrici al primo contratto di assicurazione, classe 14. A questo aumento corrisponde invece una netta diminuzione – del 10% – per gli automobilisti maschi inesperti. In media, se prima le donne pagavano circa 600 euro in meno rispetto agli uomini, con le nuove tariffe pagano 350 euro in più, mentre gli uomini hanno usufruito di un vantaggio di 250 euro in meno.

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