ROMA – Rifiuti, sos Roma: sciopero Ama 11/7 e Villa Pamphili discarica. E’ lo stesso ministro dell’Ambiente Galletti a certificare l’emergenza rifiuti di Roma Capitale: un bilancio disastroso quello che si presenta al nuovo sindaco Raggi. Strade sporche, impianti di smaltimento stracolmi, raccolta a singhiozzo e l’11 luglio nuovo sciopero programmato dei dipendenti Ama. Il polmone verde di Villa Pamphili , tra fontane asciutte, prati secchi e immondizia in bella vista, degradato a discarica (ci sono perfino rifiuti tossici) e bivacco per prostitute e tossici.
Il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti fotografa la situazione: “Preoccupa molto la situazione dei rifiuti di Roma: le difficoltà che si stanno registrando in tutti i quartieri della città non derivano solo da eventi contingenti, come gli scioperi o gli incendi delle ultime ore, ma anche e soprattutto da una carenza strutturale di impianti di trattamento, che riguarda tutta la Regione e che è già oggetto di una prima condanna da parte dell’Europa”.
“Il caldo estivo – aggiunge Galletti – rischia inoltre di aggravare le più delicate questioni ambientali e igienico-sanitarie esistenti. Come è noto, la competenza sulla collocazione dei rifiuti di Roma è della Regione Lazio e le decisioni andranno dunque prese dagli organismi regionali: detto questo, l’interlocuzione con i livelli istituzionali non è mai mancata e siamo dunque pronti al confronto con il nuovo sindaco Raggi, che sono disponibile ad incontrare assieme ai miei tecnici già nei prossimi giorni per capire come voglia procedere la nuova amministrazione capitolina sulle emergenze e sulla programmazione”.
Villa Pamphili discarica a cielo aperto. A segnalare le discariche sono stati i volontari (Arca) che difendono l’enorme area verde. “Ma ci sono anche altre emergenze come la prostituzione e la presenza di tossicodipendenti vicino ai giochi per i bambini”.
«Perché le aree affidate a qualcuno vengono abbandonate?» Le aree sono state bonificate, ma prosegue la ricerca di altre zone all’interno dell’immenso parco utilizzate per nascondere materiali rischiosi per l’ambiente e per la salute. «L’aspetto singolare di tutta la vicenda – sottolinea Paolo Arca, responsabile dell’associazione – è che a Villa Pamphili ogni zona data in concessione viene trasformata in uno scarico abusivo oppure non viene tenuta in ordine. Negli ultimi 15-20 anni sono stati costruiti anche dei prefabbricati che poi sono stati abbandonati e questo è il risultato: ci ritroviamo con materiali cancerogeni vicino al muro di via della Nocetta, all’altezza della chiesa e dell’hotel Villa Pamphili, nei pressi di via Aurelia, che abbiamo scoperto noi dell’associazione inoltrandoci nella vegetazione». (Rinaldo Frignani, Corriere della Sera)