PESCARA – Suo figlio è diventato un’immagine simbolo della tragedia dell’Hotel Rigopiano. E’ stato lui il primo bimbo ad uscire, a salvarsi dopo 2 giorni sommerso sotto la neve al buio e al gelo. Il piccolo Edoardo ce l’ha fatta. La madre, Nadia Acconciamessa no. E’ lei una delle vittime della valanga che ha travolto l’Hotel Rigopiano. Il piccolo Edoardo adesso è ricoverato in ospedale, la madre non c’è più, il padre Sebastiano è invece ancora disperso. Così come disperse sono altre persone, 23 in tutto. Undici quelli salvi e 5 per ora i morti.
Edoardo si è salvato grazie ad un buco nella neve dal quale di fatto sono rinati i bambini. Un buco che è stata la via d’uscita dopo due giorni passati al freddo e al gelo, sotto la neve, al buio. Poi all’improvviso sono arrivate le voci, diventate poi urla e l’oscurità è diventata luce quando ormai ci si stava abbandonando ad una morte che sembrava inevitabile. E’ rinato così il piccolo Edoardo, il primo bimbo ad uscire dal buco di neve. Dopo di lui in altri sono rinati, almeno 4 per ora.
Quella che sembrava dover essere una strage, un albergo come un obitorio di sepolti vivi, si è trasformato in un miracolo. Vuoi per un fuoco di fortuna acceso non si come, vuoi per una bolla d’aria nel solaio per continuare a stare il più possibile vicino la luce, anche come forma di speranza, i bambini del Rigopiano ce l’hanno fatta, per ora solo alcuni ma a questo punto si spera che il miracolo possa essere per tutti, e che anche gli altri sepolti possano presto trovare quel buco che li riporti in vita. Edoardo ha raccontato di giocare a biliardo quando è arrivata la valanga, poi nulla, niente di più. Ancora non ha chiesto “dov’è mia mamma?”.