RIMINI – Sono Alessandro Fabbri, cardiochirurgo di 68 anni, sua figlia Alessia Fabbri, notaio di 38 anni (fidanzata di uno dei sopravvissuti al naufragio, Luca Nicolis) ed Enrico Martinelli, dirigente d’azienda di 68 anni, tre delle quattro vittime dell’incidente di ieri pomeriggio al porto di Rimini. Sono tutti originari di Verona. La quarta vittima è Ernesto Salin, 64 anni: era originario di Camisano Vicentino.
Restano ricoverati all’ospedale Infermi i due superstiti del naufragio avvenuto ieri pomeriggio al porto di Rimini. Si tratta di Luca Nicolis, 39 anni, e Carlo Calvelli, 69 anni. Nicolis è in osservazione in pronto soccorso, mentre le condizioni di Calvelli destano più preoccupazione ed è attualmente ricoverato nel reparto di rianimazione.
Aggiunge Lorenzo Muccioli sul Resto del Carlino:
Il ‘Dipiù’, imbarcazione immatricolata a Monfalcone, era salpata al mattino da Marina di Ravenna verso Trapani con sei persone a bordo, tutti della provincia di Verona. Tra i dispersi ci sono anche il proprietario della barca, Alessandro Fabbri, noto cardiologo di Verona, e la figlia Alessia che era in viaggio assieme al fidanzato: il primo a essere tratto in salvo. Gli uomini della Capitaneria di porto lo hanno trovato sulla barriera di rocce, all’altezza del fanale rosso, a pochi metri dalla carcassa capovolta della barca.
Il 40enne è stato caricato su un mezzo del 118 e trasportato d’urgenza al pronto soccorso di Rimini. La sua fidanzata – ha raccontato Niccolais al personale medico – è stata la prima a cadere dal ‘Dipiù’. Lui ha cercato di tenerla stretta, ma alla fine è stata travolta da un’onda. La giovane è rimasta bloccata sugli scogli e al momento risulta ancora dispersa. Per tutto il tempo Nicolis ha continuato a chiedere sue notizie. Si cerca anche una terza persona, le cui generalità non sono state ancora rese note.