NAPOLI – Rodolfo Pianigiani, il romano di 36 anni ferito a Napoli il 15 luglio, non è stato aggredito per motivi legati al calcio e alla morte di Ciro Esposito, Ne è sicura la Digos di Napoli che, dopo i primi accertamenti, esclude che la vicenda sia sia da collegare a rivalità tra tifosi.
A confermarlo agli agenti è stato lo stesso Pianigiani, interrogato stamane a Roma: “Non è stata una vendetta per la morte di Ciro Esposito”. Dal racconto sarebbe emerso che non si è trattato di “una vendetta degli ultrà nel nome del tifoso azzurro morto”. La polizia ha anche raccolto altre testimonianze di persone vicine al ferito. Gli atti dell’interrogatorio verranno trasferiti alla Digos di Napoli che indaga sulla vicenda.
La conclusione della Digos, da subito, non collimava con il racconto di quanto avvenuto fatto dallo stesso Pianigiani. Gli elementi raccolti dagli investigatori partenopei smentiscono la prima versione dei fatti data dal romano, a cominciare dal luogo del ferimento, che non è avvenuto a piazza Garibaldi.
La Digos non esclude che il taglio – lieve, tra l’anca e la coscia sinistra – possa essere stato provocato da cause accidentali o collegato a un diverbio di natura personale. Pianigiani si trova a Roma e dovrà essere sentito dagli investigatori della capitale.
L’uomo aveva raccontato di essere stato avvicinato da un gruppo di 4-5 napoletani vicino alla stazione:
“Sei di Roma, sei un tifoso della Roma, sei un romano di m…?”: gli avrebbe detto uno di loro.
Pianigiani, a Napoli con un amico, non avrebbe fatto in tempo neppure a rispondere: è partita una coltellata che lo ha ferito al fianco. In quel momento, ha spiegato Pianigiani, gli aggressori gli avrebbero detto: “Questo è per Ciro”.
Stando alla prima versione di Pianigiani si sarebbe trattata di una vendetta Ciro Esposito, l’ultra napoletano ucciso secondo gli inquirenti dal romanista Daniele De Santis. Versione che aveva generato allarmi perché sarebbe stato il secondo episodio di questo genere in otto giorni, dopo quello del cuoco romanista accoltellato in centro.
Tornando al racconto del ferito, il gruppetto si sarebbe allontanato rapidamente, mentre Pianigiani avrebbe camminato fino a un’ambulanza chiedendo soccorso. È stato medicato al Loreto Mare, e la sua ferita è stata guaribile in cinque giorni. Fatta la denuncia Pianigiani se n’è ritornato subito a Roma in treno.
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