ROMA – Negli uffici del Campidoglio la mattina del 13 ottobre si aggira la Guardia di Finanza. Gli agenti hanno acquisito gli atti relativi alle spese sostenute dal sindaco dimissionario Ignazio Marino come disposto dalla Procura di Roma, che ha aperto un fascicolo senza indagati né ipotesi di reato sul caso. Intanto il premier Matteo Renzi ha stroncato ogni possibilità di voto subito. “Le elezioni si terranno a maggio 2016”, ha detto il premier sottolineando che in vista del Giubileo a capo di Roma ci sarà un “dream team” deciso dal governo.
Viola Giannoli su Repubblica scrive che gli inquirenti hanno disposto l’acquisizione degli atti dopo gli esposti dei politici di Fratelli d’Italia e del Movimento 5 stelle:
“Gli inquirenti vogliono capire se siano stati effettuati pagamenti con la carta di credito comunale per scopi diversi da quelli istituzionali e vederci chiaro sulla decisione di alzare da 10 mila a 50 mila euro mensili il massimale di spesa. In questi giorni presso l’agenzia di Unicredit che rilasciò la famigerata carta di credito sarà acquisita la lista dei movimenti della carta stessa. Inoltre saranno sentiti come testimoni i titolari degli esercizi i cui scontrini dovessero risultare sospetti e i commensali risultati invitati a pranzi e cene. I pm contano di avere entro la fine della settimana un quadro chiaro della nota spese, delle fatture emesse e dei movimenti della carta di credito”.
Per Renzi però non sarà possibile andare ad elezioni subito, come ha spiegato ai microfoni di Rtl 102.5:
“Elezioni in primavera 2016. A occhio in primavera-estate. Ragionevolmente si andrà alle urne a maggio o a giugno del 2016, come per le altre città”. […] Insomma nessun rinvio delle elezioni per il Giubileo, sembra assicurare il premier, come pure si era ventilato in queste ore. “Se Marino conferma le dimissioni si vota quando prescrive la legge, nel 2016. Bisognerebbe che ci fosse un evento eccezionale per aspettare la fine del Giubileo e a oggi non lo vedo” dice Renzi”.
In arrivo quindi per la Capitale un commissario prefettizio nominato da Franco Gabrielli:
“Ieri è scattato il conto alla rovescia degli ultimi venti giorni di Marino con la fascia tricolore (scadranno il 2 novembre), poi toccherà a una figura nominata da Franco Gabrielli traghettare il Comune di Roma fino alle urne. Chi sarà? Se dalle parti del Campidoglio si fa sempre il nome del magistrato e assessore alla Legalità Alfonso Sabella, pronto a valutare l’opzione a patto di poter porre alcune condizioni riguardo alla macchina amministrativa, citando Lucio Battisti, Renzi risponde: “Lo scopriremo solo vivendo”. Smentiscono intanto le voci che li verebbero parte della squadra che affiancherà il commissario sia l’assessore capitolino ai Trasporti Stefano Esposito (“È solo gossip, non esiste al mondo”) che il vicesindaco Marco Causi (“Torno in Parlamento, non sono legittimato ad assumere un ruolo tecnico e sarebbe anche inopportuno”)”.
E il governo sta pensando anche alla nomina di una squadra per il Giubileo:
“Intanto il governo guarda all’Anno Santo che prenderà il via l’8 dicembre e sta preparando una “bella squadra per evitare contraccolpi dopo le dimissioni della giunta comunale. Non dico un dream team, ma una squadra tosta per lavorare sul Giubileo della Misericordia” spiega il premier. “Punterei molto a rimettere a posto strade, metropolitane e trasporto pubblico: è su questo che i cittadini giudicano i sindaci, non su quanto vanno in tv”, aggiunge. “Se un sindaco non fa le cose la gente si arrabbia: per me è fondamentale che a Roma, come in tutte le città, si possano risolvere i problemi”, sottolinea ancora. “Più che un sindaco manager – dice rispondendo a distanza alla proposta di Silvio Berlusconi – immagino un custode dei sogni di una comunità. Certo deve avere un piglio manageriale, ma anzitutto deve essere un politico, uno che sente su di sé i problemi della città, che non è estraneo, che ha un’anima, che si emoziona”.
“Da presidente del Consiglio – conclude – dico che ho fatto il sindaco e i cittadini chiedono cose concrete. Abbiamo questo bell’anno davanti che è quello del Giubileo: in molti storcono la bocca dicendo ‘andrà male, sarà un disastro’. Questa l’abbiamo già sentita per l’Expo ed è stato un trionfo pazzesco. Vorrei che il Giubileo fosse la stessa cosa”.