ROMA – Roma capitale ha bisogno di più assessori, da 12 a 15: l'”emendamento Alemanno” è già pronto ed è stato inserito nel decreto milleproroghe. Cancellata quindi una norma voluta dal governo Prodi che tagliava assessori e consiglieri nelle giunte locali, ora l’allargamento della giunta è a un passo e servirà al sindaco a puntellare il sistema di alleanze dopo il recente rimpasto. Nel testo del decreto la norma è estesa ai Comuni con più di un milione di abitanti.
La novità è stata bocciata dal Pd in Campidoglio, che ha criticato la “moltiplicazione della poltrone”. Bocciato l’annunciato taglio dei consiglieri, che resteranno 60 e non 48. L’intenzione del sindaco è di allargare la maggioranza all’Udc e alla Destra di Storace da una parte, dall’altra tendere la mano al movimento di Fabio Rampelli. Alemanno vorrebbe anche “rimpolpare” le presenze femminili: finora in giunta è rimasta solo Sveva Belviso alle politiche sociali, ma c’è il pericolo del ricorso al Tar del Lazio presentato dai Verdi per il “mancato equilibrio di genere”.
Nei progetti di Alemanno ci sarebbe un posto da presidente dell’assemblea capitolina per Smedile (Udc) che andrebbe al posto di Pomerici ricompensato con l’assessorato alla Scuola. Alla Destra andrebbe l’assessorato alla Sicurezza (a Rossin), e a Cochi del Pdl l’assessorato allo Sport. L’ultimo posto è per una donna, e dovrebbe essere Laura Marsilio, alla quale nel rimpasto è stato tolto l’assessorato alla Scuola.
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