Saldi estivi 2016, calendario regione per regione

saldi-estivi-2016
Saldi estivi 2016, il calendario regione per regione

ROMA – Saldi estivi 2016, il calendario regione per regione. Saranno la Campania e Liguria il prossimo 2 luglio ad aprire la stagione dei saldi estivi. Seguiranno poi l’Umbria (4 luglio), il Lazio, il Piemonte e la Toscana (5 luglio).

Questo il calendario completo dei saldi estivi 2016:

  • Abruzzo: saldi estivi 2016 dal 7 luglio 2016 al 3 settembre 2016
  • Basilicata: saldi estivi 2016 dal 7 luglio 2016 al 2 settembre 2016
  • Calabria: saldi estivi 2016 dal 7 luglio 2016 al 1 settembre 2016
  • Campania: saldi estivi 2016 dal 2 luglio 2016 al 29 settembre 2016
  • Emilia-Romagna: saldi estivi 2016 dal 7 luglio 2016 al 1 settembre 2016
  • Friuli-Venezia-Giulia: saldi estivi 2016 dal 7 luglio al 20 settembre 2016
  • Lazio: saldi estivi 2016 dal 5 luglio 2016 al 16 agosto 2016
  • Liguria: saldi estivi 2016 dal 2 luglio 2016 al 15 agosto 2016
  • Lombardia: saldi estivi 2016 dal 6 luglio 2016 al 1 settembre 2016
  • Marche: saldi estivi 2016 dal 7 luglio 2016 al 1 settembre 2016
  • Molise: saldi estivi 2016 dal 7 luglio 2016 al 10 settembre 2016
  • Piemonte: saldi estivi 2016 dal 5 luglio 2016 al 30 settembre 2016
  • Puglia: saldi estivi 2016 dal 7 luglio 2016 al 15 settembre 2016
  • Sardegna: saldi estivi 2016 dal 6 luglio 2016 al 15 settembre 2016
  • Sicilia: saldi estivi 2016 dal 7 luglio 2016 al 15 settembre 2016
  • Toscana: saldi estivi 2016 dal 5 luglio 2016 al 1 settembre 2016
  • Trentino-Alto-Adige: saldi estivi 2016 dal 7 luglio 2016 al 15 agosto 2016
  • Umbria: saldi estivi 2016 dal 4 luglio 2016 al 7 settembre 2016
  • Valle D’Aosta: saldi estivi 2016 dal 7 luglio 2016 al 30 settembre 2016
  • Veneto: saldi estivi 2016 dal 7 luglio 2016 al 31 agosto 2016

I consigli del Codacons:

Il Codacons mette in guardia dalle sempre possibili fregature ed invita i consumatori ad andare oggi e venerdì nei negozi, in modo da controllare i prezzi effettivamente praticati e verificare la bontà dello sconto che sarà applicato sabato.
L’associazione di consumatori ricorda, infatti, che secondo le verifiche effettuate a campione lo scorso anno, un commerciante su 5, in occasione dei saldi, gonfia il prezzo vecchio, in modo da aumentare artificiosamente la percentuale di sconto ed invogliare maggiormente all’acquisto. Un malcostume molto diffuso che si può aggirare andando prima della partenza dei saldi a verificare i prezzi. Così facendo si ha anche il vantaggio di trovare con calma i capi di abbigliamento che ci servono e che ci piacciono, in modo da poter andare, sabato, a colpo sicuro, evitando inutili code ed acquistando quello che interessa prima che la taglia sparisca. Un altro modo per aggirare la fregatura è diffidare di percentuali di sconto superiori al 50%.  Un commerciante non può avere, infatti, salvo nell’alta moda, ricarichi così alti e dovrebbe vendere sottocosto.
Di seguito i consigli del Codacons per fare buoni affari e prevenire i sempre possibili trabocchetti:
1)    Conservate sempre lo scontrino: non è vero che i capi in svendita non si possono cambiare. Il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo difettoso e se il cambio non è possibile avete diritto alla restituzione dei soldi (non ad un buono). Avete due mesi di tempo, non 7 o 8 giorni, per denunciare il difetto.
2)    Le vendite devono essere realmente di fine stagione: la merce posta in vendita sotto la voce “Saldo” deve essere l’avanzo di quella della stagione che sta finendo e non fondi di magazzino. State alla larga da quei negozi che avevano gli scaffali semivuoti poco prima dei saldi e che poi si sono magicamente riempiti dei più svariati articoli. E’ improbabile, per non dire impossibile, che a fine stagione il negozio sia provvisto, per ogni tipo di prodotto, di tutte le taglie e colori.
3)    Girate. Non fermatevi mai al primo negozio che propone sconti ma confrontate i prezzi con quelli esposti in altri esercizi. Eviterete di mangiarvi le mani. A volte basta qualche giro in più per evitare l’acquisto sbagliato o per trovare prezzi più bassi. Nei giorni che precedono i saldi andate nei negozi a cercare quello che vi interessa, segnandovi il prezzo; potrete così verificare l’effettività dello sconto praticato ed andrete a colpo sicuro, evitando inutili code.
4)    Consigli per gli acquisti. Cercate di avere le idee chiare sulle spese da fare prima di entrare in negozio: sarete meno influenzabili dal negoziante e correrete meno il rischio di tornare a casa colmi di cose, magari anche a buon prezzo, ma delle quali non avevate alcun bisogno e che non userete mai. Valutate la bontà dell’articolo guardando l’etichetta che descrive la composizione del capo d’abbigliamento (le fibre naturali ad esempio costano di più delle sintetiche). Pagare un prezzo alto non significa comprare un prodotto di qualità. Diffidate dei marchi molto simili a quelli noti. Verificate che il prodotto offerto in vetrina sia lo stesso che vi viene presentato in negozio.
5)    Diffidate degli sconti superiori al 50%, spesso nascondono merce non proprio nuova, o prezzi vecchi falsi (si gonfia il prezzo vecchio così da aumentare la percentuale di sconto ed invogliare maggiormente all’acquisto).  Un commerciante non può avere, infatti, ricarichi così alti e dovrebbe vendere sottocosto.
6)    Servitevi preferibilmente nei negozi di fiducia o acquistate merce della quale conoscete già il prezzo o la qualità in modo da poter valutare liberamente e autonomamente la convenienza dell’acquisto.
7)    Negozi e vetrine. Non acquistate nei negozi che non espongono il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo ed il valore percentuale dello sconto applicato. Il prezzo deve essere inoltre esposto in modo chiaro e ben leggibile. Controllate che fra la merce in saldo non ce ne sia di nuova a prezzo pieno. La merce in saldo deve essere separata in modo chiaro dalla “nuova”. Diffidate delle vetrine coperte da manifesti che non vi consentono di vedere la merce.
8)    Prova dei capi: non c’è l’obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante. Il consiglio è di diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati.
9)    Pagamenti. Nei negozi che espongono in vetrina l’adesivo della carta di credito o del bancomat, il commerciante è obbligato ad accettare queste forme di pagamento anche per i saldi, senza oneri aggiuntivi.
10)    Fregature. Se pensate di avere preso una fregatura rivolgetevi al Codacons o chiamate i vigili.

Gestione cookie