Sciopero generale Fiom contro il Jobs Act: 8 ore di stop a novembre

Sciopero generale Fiom: proclamate 8 ore stop a novembre
Maurizio Landini

ROMA – Sciopero generale della Fiom a novembre. I lavoratori iscritti al sindacato guidato da Maurizio Landini, incroceranno le braccia per otto ore a metà novembre. In vista poi dello sciopero generale della Cgil che dovrebbe tenersi ai primi di dicembre.

Il Comitato Centrale ha dato mandato alla segreteria nazionale di articolare lo sciopero in almeno due grandi manifestazioni nazionali da svolgersi indicativamente il 14 novembre a Milano e il 21 novembre a Napoli.

In una nota diffusa dal sindacato si legge che:

“Lo sciopero è stato deciso a sostegno e in preparazione dello sciopero generale di tutte le categorie, per contrastare le misure contenute nel Jobs act e per rivendicare scelte diverse di politica economica e industriale, che la Cgil deciderà nel proprio direttivo già convocato il prossimo 12 novembre”.

L’indicazione della mobilitazione dei metalmeccanici – ha sottolineato Landini – è anche alla luce di quanto avvenuto ieri a Roma durante la manifestazione per la Ast di Terni. Fatti ai quali si riferisce anche la nota del parlamentino della Fiom:

“Rispondiamo con la mobilitazione all’aggressione contro i lavoratori che manifestavano pacificamente”.

In mattinata il governo ha incontrato a palazzo Chigi i sindacati e il premier Matteo Renzi, presente all’incontro ha garantito che su quanto accaduto il 29 ottobre “faremo verifiche e prenderemo atti conseguenti”. Ma la tensione con la Cgil resta alta. La leader Susanna Camusso calca la mano e risponde al premier di “chiedere scusa e mettere giù i manganelli”.

L’imbarazzo del governo il giorno dopo gli scontri tra gli operai dell’Ast-ThyssenKrupp di Terni e la polizia si legge tutto nelle parole del ministro degli Interni, Angelino Alfano, che riferisce in Parlamento su quanto accaduto e solidarizza sia con i manifestanti che con gli agenti rimasti feriti. Chiede di “evitare derive” e annuncia un tavolo permanente con i sindacati.

Al vertice Renzi media e il leader della Fiom, Maurizio Landini, apre ad un dialogo, ma alla Questura che sostiene che gli operai volevano occupare la stazione Termini dice: “Mente”. La proclamazione dello sciopero generale è l’ultimo “schiaffetto” al governo imbarazzato.

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