ROMA – Lo sciopero del Movimento dei Forconi imperversa da Imperia a Foggia. In Liguria arriva la seconda giornata di blocchi stradali tra Imperia e Genova, mentre a Savona il presidio sulla via Aurelia è stato sgombrato dalla polizia all’alba del 10 dicembre. Poi blocchi e presidi in tutta Italia, a Bergamo, Arezzo e Catania. Ma ancora incerta la data dell’arrivo della protesta a Roma.
Torino, sgomberato presidio non autorizzato.
Un nuovo presidio non autorizzato è nato in piazza Castello a Torino, proprio davanti agli uffici della Regione Piemonte, la mattina del 10 dicembre. Alcune centinaia di persone, in prevalenza studenti, si sono radunati nella piazza cantando l’inno nazionale e sventolando tricolori. Il gazebo è stato poi sgomberato dalla polizia e 15 persone sono state identificate.
La polizia è intervenuta in piazza Derna, sempre a Torino, per rimuovere il blocco che stava ostacolando il traffico. Sette persone sono state accompagnate in Questura, altre trenta sono state identificate e saranno segnalate all’Autorità giudiziaria. Si aggiungono alle tre persone che sono state identificate e denunciate la sera del 9 dicembre, dopo aver creato ostacoli alla circolazione rovesciando cassonetti in piazza Statuto.
Presidi di protesta si stanno formando, a Torino e in provincia, davanti ai supermercati della grande distribuzione, come Carrefour e Auchan. I manifestanti protestano perché i punti vendita non hanno aderito allo sciopero dei forconi, restando regolarmente aperti. Un presidio di forconi impedisce ai clienti di entrare nel parcheggio del centro commerciale Le Gru di Grugliasco. Un nuovo blocco stradale è stato infine allestito in corso Giulio Cesare, alla periferia di Torino, nei pressi dell’imbocco dell’autostrada Torino-Milano.
Torino, bloccata superstrada per l’aeroporto di Caselle.
La superstrada che collega Torino all’aeroporto di Caselle è bloccata da una manifestazione di autotrasportatori. Lo rende noto l’Anas. Il traffico è bloccato, in direzione Torino, all’altezza dell’uscita ‘Madonna di campagna. In direzione Caselle, invce, non è possibile al momento accedere al raccordo Torino-Caselle dallo svincolo di corso Grosseto. Sul posto sono presenti forze ordine e squadre dell’Anas.
Bergamo, ancora disagi e blocchi al traffico.
I blocchi e i disagi continuano a Bergamo, dove i manifestanti presidiano la provincia Padana Superiore e lo svincolo per l’aeroporto di Orio al Serio.
Imperia e Savona, manifestanti occupano i binari delle stazioni.
Alcune decine di manifestanti poco dopo le 11 del 10 dicembre hanno occupato i binari della stazione di Oneglia-Imperia, bloccando il traffico ferroviario. La linea internazionale Genova-Ventimiglia è interrotta, come accaduto anche nel pomeriggio del 9 dicembre. Tra sgomberi e nuove occupazioni, il traffico ferroviario resta irregolare.
I binari della stazione di Savona invece sono stati occupati verso le 12.30 e sono stati sgomberati pochi minuti dopo dall’intervento delle forze dell’ordine.
Forconi arrivano in Alto Adige.
Approdano anche in Alto Adige le proteste legate alle manifestazioni del movimento dei Forconi. Gruppi di giovani hanno organizzato un volantinaggio davanti al un grande centro commerciale che sorge alla periferia della città. I volantini vengono distribuiti agli automobilisti durante le soste ai semafori e recano slogano “contro il far west della globalizzazione che ha sterminato il lavoro degli italiani”. Al momento non si segnalano incidenti.
Arezzo, manifestazione “mani in tasca”.
In Toscana il comitato “partite iva” e TrasportUnito si stanziano ad Arezzo, dove lo sciopero si svolgerà “mani in tasca”, spiega Livio Ricci, referente di TrasportoUnito Fiap Siena e Arezzo al Corriere della Sera:
“«Il nostro sciopero si svolgerà con le mani in tasca, e serve solamente a far capire alla classe politica che siamo francamente sfiniti. Non pagheremo più l’Iva e le tasse che ci servono per pagare i nostri operai fino a che il Governo non si rende conto della situazione drammatica in cui viviamo, noi come tutto il Paese»”.
Ancona, presidio davanti al Teatro delle Muse.
Secondo giorno di presidio davanti al Teatro delle Muse di Ancona, in piazza della Repubblica, di un gruppetto di aderenti al movimento antieuropeista e antigovernativo dei Forconi. Anche il 10 dicembre i manifestanti hanno affisso cartelli e striscioni in cui chiedono le dimissioni del Governo e l’abbassamento della pressione fiscale. Nessun problema invece per la circolazione stradale lungo l’A14 e la Statale 16 Adriatica, dove non vengono segnalati picchetti del movimento.7
Napoli, blocco stradale a Pianura.
Un blocco stradale è in corso a Pianura, periferia occidentale di Napoli, da parte di alcune decine di aderenti al movimento di “Forconi”. La protesta, attuata all’ altezza di uno snodo viario sta avendo ripercussioni sul traffico. In Piazza Carlo III, alla periferia nord-orientale della città è contemporaneamente in corso un volantinaggio.
Salerno, circolazione libera ad Eboli.
Nel salernitano, ad Eboli, dove il 9 dicembre erano stati attuati blocchi stradali, gruppi di manifestanti si sono raccolti sulla Statale 18, ma al momento, la circolazione resta libera.
Catania, altri presidi ma no blocchi stradali.
La prima notte di sciopero è passata senza problemi a Catania, dove i presidi continuano a oltranza ma senza blocchi stradali.
Puglia, ancora gravi disagi a Foggia e Barletta per gli automobilisti.
In Puglia alcuni presidi bloccano la viabilità, scrive il Corriere della Sera:
“In Puglia si registrano momenti di protesta di alcuni autotrasportatori e del cosiddetto movimento dei Forconi, con alcuni presidi stradali che stanno causando qualche disagio alla viabilità. In particolare sulla tangenziale di Bari, in direzione sud, si segnala una coda di circa 2 chilometri di camion e tir. Anche a Foggia, sulla statale 16, sono segnalati due presidi di manifestanti su entrambi i sensi di marcia”.
Continua poi con gravi disagi per gli automobilisti nella zona di Barletta la protesta dei Forconi, che hanno bloccato la zona industriale su via Trani e la litoranea di Levante: le due arterie sono interdette al traffico. Ai manifestanti si sono unite nel corso della mattinata anche alcune centinaia di studenti, per lo più del liceo scientifico. Alcuni presidi sono presenti nei pressi del castello svevo e a ridosso del porto di Barletta. La corsia di viale Cristoforo Colombo, che porta allo scalo marittimo barlettano, attualmente è bloccata. Elicotteri delle forze dell’ordine presidiano la zona.
Movimento dei Forconi: “Nessuna marcia su Roma”.
Mariano Ferro, uno dei leader del Movimento dei Forconi, spiega che i manifestanti saranno i primi poliziotti contro i violenti infiltrati nella protesta pacifica:
“«Ha ragione il Viminale sulle infiltrazioni, ma noi saremo i primi poliziotti. Non è il momento di andare a Roma. Bisogna vivere qualche altro giorno di passione e far salire l’adrenalina degli italiani»”.
“Immagine meravigliosa”, commenta poi Ferro parlando del gesto dei poliziotti che a Torino e Genova hanno tolto i caschi e abbracciato i manifestanti:
“Un’immagine meravigliosa, che rimarrà a lungo. Dopo quattro anni di lavoro sembra che l’Italia si sia svegliata. È stato un elettroshock. Ma non è il momento della “marcia su Roma”»”.
Nonostante le rassicurazioni, nel corso del comitato per l’ordine pubblico della mattina del 10 dicembre in prefettura a Roma è stato deciso anche di presidiare con le forze dell’ordine stazioni e snodi autostradali. Massima attenzione, in particolare per la giornata dell’11 dicembre, alla nascita di cortei spontanei affinché tutto si svolga nella legalità e siano scongiurati momenti di tensione. Uomini delle forze dell’ordine saranno sparsi sul territorio, alcuni anche in borghese, per monitorare la situazione.
“Fiducia a Letta? Azioni eclatanti e protesta a Roma”.
Danilo Calvani, uno dei coordinatori del Movimento dei Forconi, avvisa che ci saranno “azioni eclatanti” se al governo di Enrico Letta sarà rinnovata la fiducia:
“Oggi decideremo come portare avanti la nostra mobilitazione. Se i politici non andranno a casa e domani sarà votata la fiducia al governo Letta, ci sarà un’azione eclatante non violenta a Roma e forse in altre città: non ci arrendiamo”.
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