CAGLIARI – Un imprenditore si è ucciso vicino Cagliari: pare fosse schiacciato dalle tasse e dai debiti si è sparato un colpo di pistola alla testa.
Ermanno Gravellino, di 74 anni, di Selargius, molto noto in città, poco prima ha anche cercato di uccidersi con il gas della bombola della cucina ma è stato salvato dal fratello, rincasato in quel momento, che ha sentito l’odore diffuso nell’appartamento.
Mentre il fratello apriva le finestre per purificare l’aria si è spostato in un’altra stanza dove si è sparato.
Il fatto è avvenuto poco prima delle 23 del 26 maggio in un appartamento nella centrale via Tuveri – ha riportato il quotidiano L’Unione Sarda – dove l’uomo viveva.
Nelle ultime settimane era depresso a causa della tasse da pagare e per i crediti di forniture non saldate alla sua società, la Edilforniture, da parte di alcune aziende del Sulcis, in particolare di Portovesme.
I mancati incassi lo hanno messo sul lastrico ed i debiti si sono accumulati. Per questo l’imprenditore ha deciso di farla finita. Si è chiuso in cucina ed ha aperto il gas. Ma il rientro del fratello lo ha salvato una prima volta. Si è allontanato dalla stanza e ha afferrato la pistola che deteneva regolarmente e si sparato alla testa.
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