ROMANO DI LOMBARDIA, BERGAMO – Non si chiamano “ronde”, ma “sentinelle di quartiere” che attuano il progetto di “controllo di vicinato”, presentato dal sindaco di Romano di Lombardia, comune di quasi 20 mila abitanti a 25 km da Bergamo. Secondo l’idea della giunta guidata da Sebastian Nicoli saranno i vicini di casa a controllare la via o il quartiere dove abitano. Spiega l’Eco di Bergamo:
“I cittadini promotori sono una ventina e l’obiettivo è quello di realizzare un patto tra le famiglie che abitano nella stessa via o nello stesso quartiere. Per contribuire insieme a presidiare il territorio, segnalare persone sospette in circolazione, aiutare gli anziani nel prevenire le truffe che colpiscono queste fasce deboli. Ma anche dare un’occhiata all’abitazione del vicino e viceversa quando questi si deve assentare.
«Ci saranno dei referenti e nella fase iniziale; non è importante che tutte le vie e i quartieri siano coperti. Non ci sono ronde da fare, ma basta parlarsi, incontrarsi, scambiarsi magari il numero di cellulare per le varie evenienze» sottolinea Mario Suardi. In una cinquantina di comuni lombardi è già stato realizzato il progetto del controllo di vicinato e la percezione della sicurezza dei cittadini è nettamente aumentata.