E’ polemica dopo la recente decisione del sindaco di Pecorara Franco Albertini e della giunta comunale di centrodestra che governa il paese di cambiare il nome alla piazza principale del paese: dall’attuale piazza 25 aprile dovrebbe diventare piazza cardinale Jacopo da Pecorara, in memoria dell’illustre uomo di Chiesa vissuto a cavallo tra il XII e XIII secolo. Una scelta che ha già suscitato le contestazioni della minoranza in consiglio comunale e che registra la reazione del capogruppo in Provincia del Pd Marco Bergonzi, di Roberto Montanari, segretario di Rifondazione comunista, e di Mario Spezia, presidente dell’associazione partigiani cristiani di Piacenza.
«Un’offesa ai martiri della Resistenza -commenta Spezia -un’ offesa ai martiri delle Aie di Busseto e a don Giovanni Bruschi, cappellano della Resistenza, che nel cimitero di Pecorara riposa». I partigiani cristiani ricordano «al giovane e sprovveduto sindaco Albertini che la possibilità che oggi gli è concessa di dire e pensare liberamente ciò che vuole, lo deve a tanti ragazzi come i martiri delle Aie di Busseto e a tanti preti come don Giovanni Bruschi e, non certamente al pur prestigioso cardinale Jacopo Da Pecorara che potrà trovare altro luogo in cui essere ricordato che non la piazza».
L’iniziativa è stata duramente attaccata anche dall’ opposizione in consiglio comunale che ha parlato di decisione «provocatoria nei confronti di chi ha sofferto, di chi ha combattuto e di chi ha perso la vita perché ci fosse il 25 aprile della Liberazione».
Il sindaco respinge ogni accusa: «Non c’é nessuna motivazione politica dietro la decisione presa dalla giunta – ha spiegato Albertini – e nessuno vuol cancellare il significato che quella data rappresenta. L’unico intento è quello di intitolare la piazza principale del paese ad un personaggio, il cardinale Jacopo Da Pecorara, che ha dato lustro al paese e le cui reliquie a giugno giungeranno a Pecorara da Piacenza, da dove verranno trasportate alla presenza del vescovo».
Pecorara è diventato uno dei luoghi-simbolo della Lega, da quando il leader del Carroccio, Umberto Bossi, da alcuni anni festeggia con una cena a base di zucca, il 31 ottobre, la Halloween padana come l’ha ribattezzata qualcuno. A trasmettergli la passione per il luogo è stato l’ amico Giulio Tremonti, che da tempo frequenta la montagna piacentina e che ha accompagnato il leader leghista alla festa della zucca di Pecorara. Il 31 ottobre scorso fu proprio il sindaco Albertini (che non è leghista ma proviene da An) a volere la celebrazione di una messa dedicata ai militanti leghisti prima della festa della zucca, per evitare polemiche in passato avanzate dalla Chiesa locale contro una ricorrenza ‘pagana’ come Halloween.