TRENTO – “L’autopsia ha confermato il referto e la diagnosi ospedaliera di morte per encefalopatite malarica”. Lo ha riferito il procuratore capo di Trento, Marco Gallina, a proposito della comunicazione ricevuta sull’autopsia effettuata a Brescia per la bambina di 4 anni morta lunedì, dopo i ricoveri a Portogruaro e a Trento. La causa del decesso per Sofia Zago è stata dunque la complicanza cerebrale causata dalla malaria.
“I periti adesso hanno chiesto 60 giorni di tempo per la relazione autoptica – ha aggiunto il procuratore – e lavoreremo per contribuire a chiarire la vicenda”. La Procura di Trento ha infine dato il nulla osta per la sepoltura della piccola Sofia.
Si attendono le indagini molecolari dell’Iss sui campioni delle analisi per stabilire se il contagio è avvenuto nell’ospedale. Intanto, il direttore generale dell’azienda sanitaria del Trentino ha escluso che il contagio possa essere avvenuto attraverso un ago infetto: “Siamo certi che non sono stati fatti errori procedurali e il materiale usato è di ultima generazione e mono uso, non usiamo aghi per più persone”. “Ancora nessun passo avanti per determinare che cosa possa essere accaduto – ha aggiunto Bordon -, e le analisi sui referti sono essenziali per capirlo, in primis per identificare se ci sia o meno uguaglianza di ceppo”.